Festival del Giornalismo Alimentare: tanti panel e i 21 laboratori
La V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare inizierà il 20 febbraio con un'importante novità: la diffusione dei dati emersi dal primo rapporto sulla presenza del "tema" cibo nei media italiani.
Il report, condotto da L’Eco della Stampa, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, e commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of Management in Food & Beverage, ha analizzato un anno di contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione.
Di queste e di tante altre questioni legate alla comunicazione del cibo si parlerà durante il Festival del Giornalismo Alimentare, appuntamento di riferimento per la discussione sul rapporto fra il mondo del giornalismo e quello del cibo, giunto alla V edizione. Rispetto agli scorsi anni, nel 2020 il Festival si allunga portando a tre le giornate di lavoro – oltre a giovedì e venerdì sono in programma panel anche il sabato mattina. Cambia anche la location: sarà ancora Torino a ospitare la manifestazione che si sposta però al Centro Congressi del Lingotto, in via Nizza 280.
Programma dei panel
Oltre al fenomeno food sui media e alle iniziative antispreco, sotto i riflettori del Festival finiranno alcuni tra gli argomenti più caldi e controversi del momento, come le etichette nutrizionali che mortificano il made in Italy, le criticità del Food Delivery o le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola, con l’intervento del Ministro delle politiche Agricole e Alimentari Teresa Bellanova. Nel decennale del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, non potevano mancare approfondimenti sulla cultura del cibo italiano nel mondo, con un panel dedicato al ritorno in agricoltura dei prodotti IGP e DOP e uno sulle ultime frontiere del Made in Italy: università e agenzie spaziali della Penisola sono, infatti, fra i capifila dei più importanti progetti internazionali di coltivazione degli alimenti in orbita. Particolare attenzione sarà dedicata al terzo settore con il tavolo di lavoro incentrato sul social food per far luce su come cibo e ristorazione possano diventare un veicolo di promozione sociale. Insieme all’Ambasciatrice del Gusto chef Cristina Bowerman, saranno presenti alcune delle più interessanti esperienze di inclusione e reinserimento delle categorie deboli della popolazione attraverso progetti “gastronomici”. Spazio inoltre alla diffusione dei giusti comportamenti alimentari: verrà infatti presentato in anteprima il primo opuscolo informativo su nutrizione e salute rivolto ai cittadini di Torino, a cura della Fondazione Veronesi. Altri incontri saranno più strettamente collegati al ruolo delle figure chiave nella comunicazione enogastronomica: molto atteso il ritorno sulle scene di chef Rubio che si racconterà nel corso di un’intervista in esclusiva, mentre nel 65° anno della Guida Michelin si parlerà del futuro delle guide e delle riviste gastronomiche nell’ottica di un’evoluzione delle recensioni che esprima anche l’eticità delle aziende e dei ristoranti. Professionisti dell’informazione alimentare racconteranno criticità e complicazioni per la salute che investono chi fa della narrazione del cibo il proprio lavoro. Un board di giornalisti internazionali, invece, discuterà le condizioni del lavoro giornalistico in Europa, con momenti di riflessione sul precariato, sulle riforme necessarie per il futuro di un’informazione responsabile e indipendente. Temi che saranno discussi anche in un altro panel con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella e il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna. Il cibo sarà anche protagonista per radio, con un panel interattivo con il pubblico che vedrà la presenza di alcuni dei principali speaker radiofonici italiani.Il programma completo dei panel è consultabile al link: https://www.festivalgiornalismoalimentare.it/programma
Laboratori di esperienze al Festival del Giornalismo Alimentare
Ai tavoli di discussione si affiancheranno anche i laboratori pratici per rispondere all’interesse crescente del pubblico del Festival che chiede più formazione per il proprio lavoro. Grazie alla collaborazione con Regione Piemonte, Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, Maestri del Gusto, l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Camera di commercio di Genova, Metro, Bonduelle, De Matteis Agroalimentare, Altroconsumo, Coldiretti in collaborazione con Onafrut, INALPI in collaborazione con Pepino e Albertengo Panettoni, Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene DOCG, Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Provincia del Verbano Cusio Ossola, Costadoro e SMAT, i partecipanti avranno modo di sperimentare pratiche e di acquisire conoscenze utili per chi scrive di cibo. Dall’analisi degli insetti “alieni” a casa nostra, all’origine delle emergenze fitosanitarie, alle buone pratiche alimentari per una spesa intelligente. Dalla riscoperta di prodotti tipici del territorio come il burro e le mele del Piemonte, il pesce di lago, il vermouth, la Mozzarella di Bufala Campana DOP, l’Olio DOP Riviera Ligure, il Prosecco Superiore DOCG del Conegliano Valdobbiadene all’approfondimento di cibi “quotidiani” come l’acqua, il caffè, la pasta, il latte e il gelato. E, ancora, le ultime novità in fatto di foodpairing per promuovere una cucina circolare e di finger food. Un vero e proprio contest metterà in competizione i partecipanti nella preparazione del tradizionale pesto ligure: il vincitore parteciperà alla finale del campionato mondiale del “Pesto al Mortaio” in programma a Genova il prossimo 28 marzo.L’elenco completo dei laboratori è consultabile al link: https://www.festivalgiornalismoalimentare.it/laboratori
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