Giornata mondiale delle api: Rigoni di Asiago celebra il biologico e la natura
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Pesticidi, acaricidi e nuovi parassiti costituiscono una minaccia severa nei confronti delle api, un pericolo per la campagna e per l’agricoltura tutta. Oggi, mercoledì 20 maggio, si celebra la giornata dedicata a questo meraviglioso insetto, che non è semplicemente il fautore di un prodotto tanto apprezzato come il miele, ma è anche responsabile dell'impollinazione e quindi della sopravvivenza di innumerevoli specie vegetali.
Secondo dati FAO (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite) la popolazione delle api e degli impollinatori si è ridotta di oltre il 30% e questo preoccupante andamento sta ad indicare che moltissime delle nostre varietà alimentari sono a rischio. Molti dei cibi che oggi conosciamo e apprezziamo potrebbero non arrivare più sulle nostre tavole.
Ed è proprio in questo significativo giorno che Rigoni di Asiago prende parte con entusiasmo alle celebrazioni, una sorta di movimento capace di creare una coscienza collettiva, di sensibilizzare aziende e produttori.
Rigoni di Asiago, azienda leader nel settore della produzione alimentare biologica, è stata pioniera nel comprendere l’importanza della coltivazione biologica. La sua produzione di miele viene da lontano da quando, nonna Elisa Rigoni, nel 1921, portò ad Asiago da Varese, dove era sfollata, 6 alveari, una sorta di “dono prezioso” per figli e nipoti.
Il suo amore e, soprattutto, il suo rispetto per la natura e l’ambiente le avevano suggerito quello che gli uomini oggi stanno dimenticando, che le api non producono solo miele ma fanno rifiorire, anno dopo anno, fiori e frutti, producendo biodiversità ed equilibrio naturale.
Oggi, gli eredi, hanno sposato il progetto di nonna Elisa con la stessa passione, non dimenticando mai che la terra e suoi doni sono importanti e vanno protetti.
Rigoni di Asiago non è mai venuta meno a questi principi. Il suo Mielbio è un esempio di purezza, di bontà e di sostenibilità ambientale. La sua filosofia è lavorare nella natura e con la natura, come dimostra la scelta del biologico che, di fatto, significa conservare intatte nel tempo le risorse.
Questo suo modo di operare ha portato l’Azienda a scelte importanti, come l’adesione al progetto Bee my Future di LifeGate e alle sue arnie “in città”. Ma anche diventando promotrice di una campagna d’informazione di grande importanza “Cambia la Terra” , promossa da Federbio per sensibilizzare i produttori ad abbandonare l’uso di pesticidi e di fertilizzanti di sintesi sui campi. Ma non solo. “Cambia la Terra” è un canale di confronto sempre aperto per chi vuole saperne sempre di più, per scuotere le convinzioni di cittadini che non vogliono più subire passivamente un sistema produttivo a scapito della loro salute. “Cambia la Terra” di Federbio collabora e supporta il progetto Bee Save del WWF Italia a tutela della sopravvivenza delle Api.
Il 20 maggio dedichiamo un pensiero forte a questo nostro povero pianeta. E alle api. Soprattutto pensiamo a quella profezia di Einstein, controversa ma quanto mai attuale: “Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita”. E se il genio avesse ragione?
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