Il food delivery in Europa: tra boom tecnologico, fusioni strategiche e nuove regole del lavoro
Il settore europeo del food delivery cresce tra tecnologia, fusioni, modelli sostenibili e nuove normative sul lavoro.
FOOD DELIVERY - Non si arresta lo sviluppo del settore della consegna di cibo a domicilio, e in particolare l’Europa sta attraversando una fase di crescita accelerata, sospinta da una convergenza di fattori economici, tecnologici e culturali.
Secondo i dati di ResearchAndMarkets.com, il mercato europeo, che valeva 31,24 miliardi di dollari nel 2024, potrebbe raggiungere i 70,02 miliardi entro il 2033, con un CAGR del 9,38%.
Questa espansione sarebbe sostenuta dalla diffusione degli smartphone, dalla digitalizzazione dei pagamenti, dalla crescita della popolazione lavorativa e dall’introduzione di modelli di business innovativi come gli abbonamenti ai pasti o le consegne iperlocali.
Un altro elemento chiave sarebbe la penetrazione del servizio nelle città di secondo livello, finora escluse dalle principali rotte di consegna. Qui la domanda crescerebbe rapidamente, con minor concorrenza, offrendo margini di sviluppo interessanti per le aziende più reattive.
La corsa alla conquista del mercato europeo: acquisizioni e consolidamento
Il nuovo contesto ha reso il mercato europeo del food delivery sempre più competitivo, con la coesistenza di due modelli principali, da un lato quello degli aggregatori di terze parti (es. Uber Eats) dall’altro quello diretto al consumatore.
A confermare il fermento vi sono numerose operazioni di consolidamento tra grandi player. L’acquisizione di Deliveroo da parte del colosso statunitense DoorDash finalizzata lo scorso maggio per circa 2,9 miliardi di sterline, ha rafforzato la presenza dell’azienda nel Regno Unito e in Europa, dove già controllava Wolt.
Ma l’operazione è solo l’ultima di una lunga serie: basti pensare alla travagliata avventura di Just Eat Takeaway con Grubhub, acquistata nel pieno della pandemia e successivamente ceduta alla statunitense Wonder. Anche il crollo di Getir, che nel 2022 aveva raggiunto valutazioni miliardarie e che nel 2024 ha abbandonato tutti i mercati esteri, testimonia un settore soggetto a continui rimescolamenti.

Tra sostenibilità, igiene e automazione
Tra i fattori culturali che incidono sulla percezione del servizio spicca la nuova sensibilità verso la sicurezza e l’igiene con i consumatori europei che chiedono oggi tracciabilità degli ordini, confezioni sicure e opzioni di consegna senza contatto, un’eredità da ricondursi direttamente all’esperienza della pandemia.
A ciò si aggiunge la crescente pressione per modelli più sostenibili, con packaging biodegradabile, veicoli a basse emissioni e strategie di riduzione degli sprechi alimentari che sono ormai aspetti centrali della strategia aziendale.
Sul fronte tecnologico molte piattaforme stanno investendo in intelligenza artificiale e machine learning per anticipare la domanda, ottimizzare la logistica e offrire esperienze su misura. Tecnologie predittive e sistemi di routing avanzati stanno ridefinendo la customer experience.
Le sfide strutturali: margini sottili e nuove regole del lavoro
Nonostante la crescita, il settore deve fare i conti con costi logistici elevati e una concorrenza serrata che spinge verso una pericolosa erosione dei margini.
Una delle sfide più urgenti riguarda il modello di lavoro basato sui rider autonomi. Le autorità europee stanno progressivamente imponendo normative più severe sui diritti dei lavoratori con salari minimi, benefit e sicurezza.
Nel 2024, l’Unione Europea ha approvato una direttiva sul platform work, che introduce l’obbligo per le piattaforme di dimostrare che un rider è davvero un lavoratore autonomo. Un cambio di paradigma che potrebbe spingere molte aziende verso l’assunzione diretta del personale, come già avviene in Just Eat in Italia.
Prospettive tecnologiche e direzioni strategiche
Il futuro del food delivery europeo si giocherà sull’innovazione. Droni, veicoli autonomi, micro-hub urbani e comandi vocali integrati con la smart home sono le nuove frontiere in fase di esplorazione.
All’orizzonte si intravede un’offerta sempre più diversificata, capace di adattarsi a target specifici, dai pasti salutari ai pacchetti che combinano spesa e ricette, fino a soluzioni personalizzate per famiglie, studenti e aziende.
Il dato che emerge fortemente dall’osservazione del mercato europeo è comunque che la consegna a domicilio è divenuta componente strutturale del vivere urbano e chi saprà innovare, adattarsi alle nuove regole e rispondere alle aspettative etiche e pratiche dei consumatori, sarà in grado di imporsi in un settore sempre più strategico.

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