Il futuro dell'agroalimentare di Roma fra clima e sostenibilità
Roma in Food: Gli Artigiani e il Cibo è il titolo del power meeting organizzato da CNA Roma e Agro Camera che ha visto protagonista il cibo rappresentato in tutte le sue declinazioni, tra logistica, packaging, comunicazione e soluzioni innovative mercoledì 17 luglio.
“Lo scenario del food dei prossimi trent’anni riguarda tutti noi e ci pone diversi interrogativi. Ad esempio ci chiediamo se in futuro mangeremo insetti. La risposta è che probabilmente non lo faremo, ma forse li mangeranno gli animali da allevamento. È certo che le trasformazioni saranno profonde e radicali ed incideranno sui nostri stili di vita - afferma Carlo Hausmann, Direttore di Agro Camera.
Il cambiamento climatico è al centro delle discussioni sul futuro della Terra, del cibo e della nostra alimentazione. Tuttavia, come ha detto Hausmann, non esiste ancora "un sufficiente livello di consapevolezza su quale sarà l'effetto del cambiamento del clima", al di là delle ipotesi che possono essere fatte su basi scientifiche. Una sola cosa è certa, ovvero che cambierà il nostro modo di nutrirci, "ma l’evoluzione del mercato alimentare è già in atto. Le parole chiave che guidano la trasformazione alimentare le conosciamo già tutte: tipicità, artigianalità, gusto, salute, naturalità, freschezza, durata, origine locale, fruibilità, estetica, eticità e su queste si muovono le traiettorie per costruire un nuovo mercato".
“L’artigianato alimentare dovrà puntare a rilanciare il proprio settore, a partire dal suo sapere tradizionale, riprogettandolo nell’ottica di investimenti in qualità di materia prima e di sicurezza, ma anche e soprattutto, impegnandosi sui temi del green, della sostenibilità e dell’economia circolare. Questa è la grande future challenge che ci attende: puntare all’eccellenza che da sempre contraddistingue il made in Italy, e lavorare costantemente per rimanere competitivi, etici e attenti all’ambiente”, così Stefano Di Niola, Segretario della CNA di Roma.
Il Cambiamento nei mercati: alcuni dati sul FOOD in Italia
Quanto spendiamo oggi mediamente in cibo:- 2-3 € per pasto in casa
- 3 € colazione fuori casa
- 4-5 € per porzione cibo di impulso (pizza, gelato, birra artigianale)
- 7-9 € per pasto lavoro
- 13-20 € per pasto fuori casa
- 30-45 € per pasto gourmet
- 8-20 € per food gift(Elaborazione Agro Camera)
- Primi piatti pronti + 9,7
- Preparati per ricette in casa + 7,0
- Secondi piatti pronti + 7,6
- Piatti unici (easy food) + 6,7
- Benessere (integratori, latte alta digeribilità, prodotti integrali, dolcificanti) + 6,7
- Happy hour in casa (prosecco, birre, aperitivi, snack salati, analcolici) + 5,4
- Gourmet (salmone, pinoli, zafferano, caviale, funghi, tartufi, spumanti, vini liquorosi, capsule caffè) + 7,0
- Fuori pasto/autogratificazione (gelato, tavolette cioccolato, pasticceria, creme pronte, caramelle, gomme da masticare) +2,6
- Salutistico (base soia, bevande vegetali, riso, senza glutine) +0,3(Fonte Nielsen)
Consistenza economica del Food su Roma
Nel 2017 all’interno del territorio romano hanno operato circa 33.000 imprese attive nel settore della ristorazione; a queste si devono aggiungere 3.000 imprese che si occupano di alloggi, ma che somministrano anche pasti. La Spesa alimentare su Roma ha visto una spesa pro capite di 2.428 euro e di 9.200 miliardi in totale.Le parole chiave del cibo del futuro
- Tipico, originale
- Eccellente al gusto
- Salutare, ottimo contenuto nutrizionale
- Naturale, «pulito»
- Fresco, appena sfornato
- Durevole, buona shelf life
- Fatto a mano, artigianale
- Di origine locale
- Rapido, fruibile, pronto al consumo
- Esteticamente interessante
- Etico
La sostenibilità
- Produzioni di prossimità
- Tecniche a basso impatto
- Riduzione degli sprechi
- Basso impiego di risorse idriche
- Fair trade
- Alto valore nutrizionale della porzione
La dieta del futuro: una proiezione
Nel futuro le quantità di cibo consumate non si ridurranno, ma ci sarà una maggiore varietà, con un aumento di carboidrati, frutta e verdura. Resteranno invariati o diminuiranno lievemente i consumi di carne, pesce e formaggi e salirà anche il consumo di dolci.
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