La rete della ristorazione italiana: 8 misure essenziali per ripartire
Dopo l'appello del 2 aprile, le voci della ristorazione si moltiplicano e si uniscono per chiedere al Governo 8 misure essenziali per la ripartenza.
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
Dopo il primo appello sottoscritto il 2 aprile, il comparto dell’imprenditoria enogastronomica - ancora più rappresentativo con 26 realtà e più di 34.000 associati tra cuochi, ristoratori, pizzaioli, panificatori, pasticceri, cioccolatieri, gelatieri, responsabili di sala, tutti uniti per un unico scopo - si mobilita nuovamente rinnovando le richieste al Governo e alle Istituzioni.
A firmare il nuovo appello sono le seguenti realtà Associative presenti nel Paese: ADG, Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto; AIG, Associazione Italiana Gelatieri; AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani; APAR, Associazione Provinciale Pasticceri Artigiani Reggini; APCI, Associazione Professionale Cuochi Italiani; APGA, Associazione Pasticceri Gelatieri Artigiani; APN, Associazione Pizzaiuoli Napoletani; APT, Associazione Pizza Tramonti; Associazione Ristoranti Follonica; CHIC, Charming Italian Chef; Cibo di Mezzo; Compagnia Gelatieri; Conpait, Confederazione Pasticceri italiani; Conpait Gelato; Consorzio Parma Quality Restaurants; EPPCI, Eccellenza Professionale Pasticceria Cioccolateria Italiana; FIC, Federazione Italiana Cuochi; Gelatieri per il Gelato; Imprendisud Gruppo Ristorazione; JRE, Jeunes Restaurateurs Italia; Le Soste di Ulisse; Ri.Un., Ristoratori Uniti; Ristoranti del Buongusto; Ristoratori del Sannio e alto Casertano; Ristoratori Emilia Romagna; Unione Ristoranti del Buon Ricordo.
Le 8 misure essenziali richieste dalle associazioni della Ristorazione al Governo
Al Governo viene chiesta l’adozione immediata delle seguenti 8 misure essenziali per la sopravvivenza di moltissimi rappresentanti che operano nel settore:- Cancellazione delle imposte nazionali e locali pertinenti (a titolo indicativo e non esaustivo TARI, IMU, affissione, occupazione suolo pubblico, etc.), credito per utenze relative alle attività commerciali; rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi.
- Proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31.12.2020.
- Sospensione di leasing, mutui e noleggio operativi fino al 31.12.2020, recupero delle mensilità congelate in coda al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere.
- Armonizzazione da parte dello Stato delle regole per l’accesso al credito.
- Credito d’imposta al 60% riconosciuto al proprietario fino al 31.12.2020 con 40% dell’importo a carico del locatario e misura semplificata (cedolare secca).
- Detassazione (straordinari) sulle risorse umane in organico, detassazione degli oneri contributivi e assistenziali e dei benefits sino al 30 giugno 2021.
- Possibilità estesa a tutto il comparto ristorazione di effettuare l’asporto.
- Misure di sostegno a fondo perduto, ristori e indennizzi, per il periodo di chiusura obbligatorio imposto per legge dall'emergenza covid-19 (pari al 10% del fatturato in relazione allo stesso periodo di riferimento).
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