McDonald’s continua a investire in Italia
Presentato il report “Condividere Valore” che misura le ricadute delle attività di McDonald’s sul sistema economico, sociale e territoriale italiano
McDonald’s continua a investire sul sistema economico, sociale e territoriale dell’Italia: nel 2019 sono stati immessi nel sistema Paese 1,4 miliardi di Euro, pari allo 0,1% del PIL 2019, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente.
È quanto emerge dall’analisi realizzata dall’Istituto Althesys, “Condividere Valore”, il report di impatto socio-economico di McDonald’s Italia 2019/2020 che misura la capacità del sistema McDonald’s - tra ristoranti, licenziatari e fornitori - di creare e distribuire ricchezza non solo per i suoi stakeholder, ma anche per le comunità e per il territorio in cui opera.
“Siamo davvero orgogliosi di vedere che il nostro contributo al tessuto socio-economico del Paese continua a crescere, perché sappiamo bene che c’è una grande differenza tra essere presenti in una comunità ed essere parte di essa. Anche in questo anno così difficile, segnato dalla pandemia, non ci siamo fermati, abbiamo aumentato i nostri fornitori italiani, aperto 20 nuovi ristoranti creando 800 posti di lavoro e impattando direttamente e indirettamente sui territori nei quali operiamo. Per il futuro, ci prendiamo l’impegno di continuare su questa strada, continuando a investire in Italia per rafforzare ancora di più il nostro legame con il territorio e generare ulteriore valore per le comunità.” dichiara Mario Federico, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia.
Una conferma del ruolo importante a supporto del territorio in cui l’azienda è presente da oltre 30 anni, oggi con 610 ristoranti e 25.000 dipendenti. Un legame avvalorato anche dal dato relativo ai fornitori McDonald’s, in crescita rispetto allo scorso anno: l’85% di loro è infatti di provenienza italiana, appartenente a diverse filiere produttive tra cui quelle agroalimentare, logistica, dei servizi e dell’edilizia.
Negli scorsi mesi, anche durante la pandemia, McDonald’s ha continuato a lavorare ai suoi piani di sviluppo e investimenti nel comparto agroalimentare italiano, aggiungendo tra gli ingredienti italiani anche il bacon e il latte per i gelati.
Il concetto di Valore Condiviso sintetizza le ricadute positive anche in termini di occupazione. McDonald’s dà lavoro, considerando tutta la filiera e l’indotto, a un totale 30.303 persone, 25.000 delle quali impiegate nei suoi 610 ristoranti. Qui i dipendenti, assunti per il 92% con un contratto stabile, contano una forte componente femminile, pari al 62% del totale; sono invece il 50% i ragazzi con meno di 29 anni. Per molti di loro McDonald’s rappresenta il primo accesso al mondo del lavoro e il commitment per distribuire risorse verso tutta l’Italia.
“L’analisi del valore condiviso mostra, con il rigore di una quantificazione puntuale, come le attività di McDonald’s producano effetti significativi sull’intero sistema economico italiano, con ricadute sulla filiera agroalimentare e industriale, e portando un contributo importante all’occupazione, soprattutto dei giovani. Un numero per tutti rende l’idea: un euro di fatturato prodotto da McDonald’s ne genera tre di valore condiviso sull’intera filiera” sottolinea Alessandro Marangoni, economista e CEO di Althesys, che ha curato lo studio. “Nonostante la congiuntura sfavorevole, cresce il contributo di McDonald’s a sostenere l’Italia attraverso il gettito fiscale, cresciuto complessivamente ben del 16,5% nell’ultimo anno, e con un consistente aumento dell’occupazione lungo la filiera (+7,6%)”.
È un contributo estremamente significativo per il Paese, quello che genera il sistema McDonald’s Italia, a partire dall’attività dei suoi ristoranti, che producono da soli 778,2 milioni di euro di ricadute dirette sul territorio. A queste si aggiungono poi 207,6 milioni di euro di ricadute indirette, ovvero relative alla prosperità economica e occupazionale creata e distribuita dai fornitori dell’azienda e 453,3 milioni di euro di ricadute indotte, che riguardano la ricchezza derivante dall’attività dell’intera filiera produzione-consumo. Inoltre, ogni anno, McDonald’s immette nel sistema Paese più di 1 miliardo, fra salari e tributi fiscali (nel 2019 ha distribuito 521milioni € di contribuzione fiscale totale, +16,5% rispetto all’anno precedente).
Il supporto di McDonald’s si traduce anche in un aiuto concreto al Paese nel passaggio a un’economia circolare e sostenibile, con il contenimento dei consumi, la promozione di comportamenti virtuosi e l’eliminazione di materiali difficili da riciclare. In un anno, con la sola eliminazione delle cannucce in plastica, l’azienda ha risparmiato 105 tonnellate di plastica in Italia. Nel 2020, in partnership con Enel X, ha preso il via un progetto a supporto della mobilità sostenibile che, entro la fine del 2021, porterà all’installazione di 200 punti di ricarica per vetture elettriche presso 100 ristoranti. Nel 2014 McDonald’s Italia è stata la prima azienda di ristorazione italiana a collaborare con l’Agenzia CasaClima, struttura pubblica e indipendente che si occupa di certificazione energetica nel settore edilizio, per realizzare ristoranti a basso impatto ambientale in termini di materiali, utilizzo di risorse, fonti energetiche.
McDonald’s, Fondazione Ronald McDonald e Banco Alimentare, donano100.000 pasti caldi a strutture caritative
L'impegno per la comunità si concretizza anche nel progetto“Sempre aperti a donare” nato dalla stretta collaborazione tra McDonald’s e suoi franchisee, Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Banco Alimentare. Con la volontà di dare conforto anche oltre il periodo natalizio, l’iniziativa prevede la donazione di 100.000 pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzoalle strutture di accoglienza che ospitano famiglie e persone fragili. I ristoranti McDonald’s saranno coinvolti da vicino nel progetto: si occuperanno della preparazione e consegna dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari di Banco Alimentare, la più importante realtà che in Italia si occupa del recupero e della distribuzione a oltre 8mila enti caritativi di eccedenze alimentari. I pasti sono destinati a comunità e strutture caritative che ospitano persone bisognose, in diverse città della Penisola, da Milano e Roma, da Torino a Bari, da Cagliari a Verona, da Firenze a Palermo. Questa iniziativa conferma e consolida l’impegno che lega McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald al Paese con l’obiettivo di contribuire ad alimentare il circolo virtuoso generato dalle organizzazioni benefiche con cui collabora. “Siamo davvero orgogliosi di lanciare Sempre aperti a donare, iniziativa che ha lo scopo sostenere le comunità locali, specie in un momento senza precedenti come quello che stiamo vivendo” dichiara Mario Federico, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia. “Un progetto ambizioso a cui ha preso parte l’intera famiglia McDonald’s, per farci sempre più vicini al territorio, per regalare un momento di condivisione e comunità alle persone più fragili e per sostenere realtà virtuose come Banco Alimentare e le tante associazioni che supporta. Un vero e proprio lavoro di squadra che vede coinvolti in prima linea i nostri franchisee, le nostre persone e i partner del progetto.” “Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald è nata per questo: sostenere e supportare chi attraversa momenti di difficoltà. Siamo quindi estremamente orgogliosi di prendere parte a Sempre aperti a donare.” dichiara Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald. “Un’occasione unica per consolidare e perpetuare la nostra mission a sostegno delle comunità e delle famiglie fragili, in collaborazione con le associazioni locali con lo scopo di contribuire alla creazione di una economia circolare del bene nel Terzo Settore.” “Ringraziamo McDonald’s per questa nuova importante iniziativa, - dichiara Giovani Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. - si tratta di una partnership molto preziosa, che ci permetterà di donare alle persone in difficoltà un pasto caldo ma anche un momento di convivialità e spensieratezza particolarmente significativi in periodi come l’attuale. La situazione è complicata e purtroppo il numero di persone bisognose aumenta di [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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