"Nutriamo la scuola", il progetto CIRFOOD per un ritorno a scuola sicuro
CIRFOOD è parte di Nutriamo la Scuola un progetto che creerà un modello operativo per facilitare la riapertura delle scuole e del servizio di ristorazione
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“Nutriamo la Scuola” è un progetto che si concretizzerà nei centri estivi e che prevede la creazione di un modello operativo che aiuti la riapertura delle scuole e del relativo servizio di ristorazione, anticipando problemi e soluzioni. Lo studio nasce dalla collaborazione di CIRFOOD con il Comune di Reggio Emilia e il supporto del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo.
Perché la scuola a settembre possa riaprire è infatti fondamentale che i bambini e le loro famiglie acquisiscano nuove abitudini sociali e nuove consapevolezze di comportamento che assicurino il rientro in sicurezza. È dalla scuola che si deve ripartire per costruire un futuro che tuteli la salute e la crescita dei bambini, donando loro un bagaglio esperienziale che conserveranno nel tempo.
Per sei settimane, da metà giugno a fine luglio, i bambini - in un contesto controllato e sicuro – saranno affiancati da educatori ed esperti con cui sperimentare un modello di “scuola di cittadinanza” dove imparare un nuovo modo per studiare, mangiare, giocare, vivere i luoghi e i «beni comuni».
Esperti di livello nazionale potranno seguire il progetto in presenza o a distanza grazie all’implementazione di soluzioni digitali. L’obiettivo è ottenere informazioni e buone pratiche attraverso l’osservazione dell’attività quotidiana con un calendario di attività utili ad acquisire nuovi stili comportamentali su tematiche digitali, artistiche, alimentari, di benessere e salute, di mobilità e di senso civico.
È importante che tutti i protagonisti coinvolti, dalle istituzioni alle aziende private, dai docenti alle famiglie, dai servizi complementari di mobilità a quelli di ristorazione, affrontino insieme i cambiamenti normativi e gestionali per una nuova convivenza civile che garantisca la salute e il benessere di tutta la comunità.
Il Politecnico di Milano, con un gruppo di lavoro misto tra il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, lavorerà infatti su questa sperimentazione in ottica sistemica, applicando un modello in grado di valutare la scuola come momento abilitante per la ripartenza dell'intera collettività, con un particolare focus sul valore del cibo e le sue implicazioni.
CIRFOOD, impresa italiana leader della ristorazione scolastica, che oltre 300.000 bambini e ragazzi serviti ogni giorno in tutta Italia, si occuperà di promuovere le attività di educazione alimentare, attraverso giochi e laboratori, e di sviluppare soluzioni innovative per una nuova ristorazione scolastica capace di garantire un pasto sano e bilanciato a tutti, nella massima sicurezza.
La sperimentazione sarà seguita dal punto di vista scientifico dall’Università degli Studi di scienze gastronomiche di Pollenzo, che lavorerà all’analisi delle diverse soluzioni ipotizzate nei gruppi sperimentali, con innovazioni quali la possibile presenza di locker affinché i genitori possano prenotare il pranzo o la cena da asporto per tutta la famiglia, ritirandola al centro estivo. L’obiettivo è raccogliere dati e individuare buone pratiche utili alla definizione delle linee guida nazionali, che vedono nell’Educazione Alimentare un asse portante della didattica e della formazione, dove il cibo è nutrimento ma anche un bene globale che deve essere sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale.
“Da sempre il momento del pasto ha una vera e propria funzione sociale e nutrizionale. La chiusura delle scuole, e dei servizi di ristorazione, ha quindi comportato una doppia perdita per le famiglie e i bambini. Basti pensare che per alcuni il pasto a scuola era l’unico sano della giornata e i dati Istat lo confermano. In Italia 1 bambino su 4 è obeso a causa di una dieta sbilanciata¹. Il nostro obiettivo è tornare a garantire un importante momento di convivialità, una corretta nutrizione e educazione alimentare a tutti i 300 mila studenti che serviamo ogni giorno in oltre 480 Comuni in Italia”. - afferma Chiara Nasi, Presidente CIRFOOD. “L’avvio del progetto a Reggio Emilia è per noi importante perché è qui che siamo nati e abbiamo la nostra sede. È il luogo dove sorgerà il CIRFOOD DISTRICT, il centro di innovazione dedicato ai temi della nutrizione e del futuro del cibo, e dove si trova la cosiddetta “Nutrition Valley”, il terroir sul quale gravitano tradizioni, competenze, sperimentazioni per un’innovazione di valore sociale e culturale attraverso il cibo, patrimonio di tutta la regione Emilia-Romagna”. – conclude Chiara Nasi.
Il magazine online ilgiornaledelcibo.it documenterà infine il progetto #NutriamoLaScuola con video, dirette, interviste, approfondimenti con esperti e rappresenterà la base per una restituzione dell’esperienza anche alle famiglie e ai bambini in tutta Italia.
Sarà inoltre possibile seguire le fasi della sperimentazione sui canali social di CIRFOOD:
https://www.facebook.com/CIRFOOD.Official/
https://twitter.com/cirfood
https://www.instagram.com/cirfood/
https://www.linkedin.com/company/cirfood/
¹Report ISTAT su “Stili di vita di bambini e ragazzi | anni 2017-2018” pubblicato il 29 ottobre 2019. Si segnala inoltre il rapporto UNICEF “La Condizione dell’Infanzia nel Mondo 2019”: 2 bambini su 3 non seguono una dieta sufficientemente variata a garantire una crescita e uno sviluppo sani. E il report 2018 di Save the Children: il 3,9% dei bambini ancora oggi non consuma neppure un pasto proteico e adeguato al giorno, percentuale che al Sud e nelle Isole sale drasticamente al 6,2%.
Con oltre 50 anni di storia CIRFOOD Cooperativa Italiana di Ristorazione è una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva (ristorazione scolastica, sociosanitaria, aziendale, per militari e per comunità), nella ristorazione commerciale, nel banqueting e nei servizi per il welfare alle imprese, con un fatturato di gruppo di 664 milioni di euro. Oggi siamo presenti in 17 regioni e 73 province d’Italia, in Olanda e Belgio producendo oltre 100 milioni di pasti l’anno grazie al lavoro di oltre 13.000 persone, che sono la vera forza dell’impresa. “Rendere accessibile a tutta la società il piacere e la qualità della nutrizione, frutto di un lavoro che dia dignità alle persone”, questo è il nostro modo di vivere la ristorazione e di nutrire il futuro.
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