Registrate 6.500 presenze per la 32° edizione del Merano WineFestival

6.500 presenze al 32° Merano WineFestival nelle cinque giornate della manifestazione che celebra le eccellenze enogastronomiche selezionate da Helmuth Köcher

9 Nov 2023 - 14:32
Registrate 6.500 presenze per la 32° edizione del Merano WineFestival

Una virata per tutto il settore quella impostata dal 32° Merano WineFestival; a partire dall'attenzione sempre maggiore verso gli operatori per i quali la rassegna sarà sempre più modellata. 6.500 presenze totali, un numero contenuto e fortemente voluto dal patron Helmuth Köcher a conferma del suo obiettivo di rendere sempre più fruibili gli spazi per i visitatori e operatori del settore. E, poi, un nuovo termine “Sosteconomicità”, coniato proprio da Köcher per indicare il contenitore all'interno del quale i parametri della “sostenibilità” devono essere declinati. «Il concetto prezioso di sostenibilità deve essere collocato all'interno di un contesto più ampio dove chi produce rispetta la terra in ogni settore della filiera e allo stesso tempo, non rinunciando a fare impresa, immagina in questi termini il futuro della sua azienda», la sintesi di Köcher per definire quello che ci attende. 

L'evento, andato in scena dal 3 al 7 novembre, fa un salto nel futuro dell'enogastronomia e della viticoltura, lanciando con una metafora un messaggio chiaro alle nuove generazioni. «Quando si parla della Terra che ci ospita, compito dell'ospite è quello di rispettare l'oste capace di mettergli a disposizione così tanta ricchezza e così tanta varietà», esordisce Köcher. 

Helmuth Köcher

Tanti gli eventi che hanno caratterizzato la manifestazione; a partire dai dibattiti, condotti da Andrea Radic, nella cornice dei Summit “Respiro e Grido della Terra” passando per i vari workshop con la partecipazione di importanti stakeholders i quali da anni scelgono il salotto di Merano per ragionare su quale sarà il futuro della viticoltura in un contesto geopolitico e ambientale in rapida evoluzione. Tra i nomi celebri Attilio Scienza, Luca D’Attoma, Nicola Biasi, Julien Dumercq ed esponenti di Coldiretti.

Come di consueto Merano WineFestival è stata, inoltre, occasione perfetta per l’assegnazione di importanti riconoscimenti nel settore enogastronomico come i The WineHunter Award Platinum, il Premio Nel Segno di Zierock assegnato a Silvano Clementi, il Premio Godio conferito a Martino Longo e il concorso Emergente Sala che ha nominato i quattro finalisti che parteciperanno alla fase conclusiva di EmergenteSala in programma a metà maggio 2024 alla Villa Reale di Monza: Gianluca Grossi di Glam a Venezia, Andrea D’Alonzo di Il Fenicottero Rosa Gourmet all’interno di Villa Abbondanzi a Faenza (RA), Alessandro Scarsi di Trattoria Contemporanea a Lomazzo (CO), Alessia Rivano di Hostaria Ducale a Genova.

Anche per questa edizione, molti i media presenti, tra cui le reti private nazionali come Mediaset e Rai, anche con la diretta tutti i giorni di RaiNews24 e la TV austriaca ORF, oltre ad alcuni media partner ufficiali come Radio Monte Carlo e wine influencer, per un totale di oltre 300 giornalisti accreditati. Allo stesso tempo, grande risonanza hanno riscontrato i canali social ufficiali di Merano WineFestival con oltre 650.000 account raggiunti nelle cinque giornate della manifestazione e 200.000 accessi al sito web. 

PER IL MERANO WINEFESTIVAL, L'ECCELLENZA COME FARO FIN DAL 1992 

Anche in questa edizione la sezione “The Festival” è stata dedicata alle menzioni speciali del The WineHunter Helmuth Köcher che quest'anno ha deciso di andare oltre. Infatti, accanto alla menzione PLATINUM - per quei prodotti che nel 2023 hanno raggiunto un punteggio superiore a 95/100 - e a NEXT PLATINUM - dove sono racchiuse le promesse del futuro già insignite del The WineHunter Award Gold nelle diverse categorie – il patron del Festival ha voluto presentare anche due nuove menzioni: ICONIC è la menzione speciale attribuita a quei vini che rappresentano un riferimento di eccellenza nazionale ed internazionale per un territorio, sono già stati insigniti del The WineHunter Award Gold, risultano già presenti sul mercato da almeno 25 anni e, infine, vengono prodotti da aziende storiche con almeno 50 anni di attività. UNIQUE, invece, è la menzione che certifica i prodotti già riconosciuti dal The WineHunter Award Gold, considerati unici per tipologia di vinificazione e/o affinamento, così come per vitigno oppure per condizioni pedo-climatiche estreme se non eroiche. Inoltre, Helmuth Köcher assieme al giornalista e membro The WineHunter della commissione di assaggio Andrea Radic ha pensato di riconoscere quest’anno il lavoro delle aziende inserendo in questa edizione 5 premi assegnati alle persone che si sono contraddistinte per gli elementi di Genialità, Famiglia, Innovazione, Conquista e Territorio e di cui vi abbiamo parlato in questo articolo

L'INDIMENTICABILE DI MERANO WINEFESTIVAL

Tra i tanti momenti indimenticabili del 32° Merano WineFestival, sicuramente l'apertura con la rassegna bio&dynamica con i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e da agricoltura integrata dei quali Helmuth Köcher è un vero e proprio precursore e che, sempre più, si stanno ritagliando uno spazio importante nel contesto del festival, in particolare, anche per la capacità che questi prodotti hanno di esprimere la genuinità dei territori. Quest'anno Merano WineFestival ha visto in esposizione ben 160 produttori e più di 300 etichette bio&dynamica.

Una partenza con la gettonatissima Masterclass firmata dall’enologo Luca D’Attoma a tema la territorialità. Quindi, il Mercato della Terra, a cura di Slow Food Alto Adige, è stato intitolato ad Agitu Ideo Gudeta, la pastora di origini etiopi ma trentina d'adozione freddata da un suo collaboratore. Una intitolazione alla quale ha partecipato Barbara Nappini, presidente nazionale di Slow Food.
Nella sala grande del Kurhaus, la serata di Gala alla quale sono state invitate 450 persone, ha visto la presenza di tanti ospiti importanti che hanno potuto assaggiare il “Freedom Blend 2014”, ovvero un grande vino della Pace dal valore simbolico perché prodotto con vitigni provenienti dall'Ucraina, dalla Moldavia e Georgia.
Sempre molto apprezzati gli showcooking, tra alcuni gli chef Antonio Tubelli, Umberto Mazza, Sara Preceruti e Umberto De Martino, nei due veri e propri palcoscenici di Campania Felix e Abruzzo Sostenibile che hanno accompagnato tutto il festival presentando il meglio di queste due regioni capaci di tradurre nel piatto e nel bicchiere il concetto di territorialità enogastronomica.

 Iconici i due eventi nel Castello Principesco dove è stata proposta una verticale 2006, 2016 e 2019 di Masseto la cui storia è stata raccontata direttamente dal Marchese Lorenzo Frescobaldi.
Quindi, le “Vite parallele del Tignanello e del Sassicaia” nelle annate 1990, 2008 e 2018 sono state presentate da Oscar Farinetti alla presenza della Marchesa Albiera Antinori e della Principessa Priscilla Incisa della Rocchetta. Spettacolare la sciabolata di 32 Magnum sulla passerella Lenoir alla quale hanno partecipato le istituzioni, partner della manifestazione e giornalisti.

Tra i tanti appuntamenti fuori festival, la presentazione presso Cantina Merano – Marlengo della Guida Osterie d'Italia 2014 by Sloow Food. Inoltre, l’importanza della cultura del calice per esaltare l’unicità di ogni singolo vino” organizzato in collaborazione con Italesse, oltre alla Masterclass Georgia con i “Vini Qvevri – I vini in anfora” e la Masterclass di Cobo Winery “Eccellenze dall’Albania” guidata dal wine critic Luca Gardini. La presentazione dei due libri “Terradivina” di Riccardo Corazza e di “Intrepide, Storie di donne, vino e libertà” di Laura Donadoni. E nella giornata conclusiva, il classico con l'appuntamento riservato agli amanti dello champagne Catwalk Champagne&More con la partecipazione di Florence Guyot con il “Teatro di Marguerite Guyot” che ha chiuso così il festival e dato appuntamento al prossimo anno dall’8 al 12 novembre.

I NUMERI DEL FESTIVAL

6.500 presenze totali nelle cinque giornate del festival ideato da The WineHunter Helmuth Köcher, più di 600 espositori presenti tra Wine, Food - Spirits – Beer, 1.500 vini in degustazione, 350 etichette nella The Winehunter Area, 35 le bottiglie sciabolate, 1.750 WineHunter Awards, oltre 50 eventi tra i quali 26 Masterclass, 6 talk al Summit “Respiro e Grido della Terra”, 2 presentazioni di libri, oltre a 19 chef ospiti e 2500 piatti preparati in shoowcooking e special dinner. Dimensione sempre più internazionale della manifestazione anche grazie a 120 buyer arrivati dall'estero.

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