Secondo una ricerca DOXA - UIF gli italiani adulti amano le merendine
La società di ricerche DOXA, insieme a Unione Italiana Food, nata dalla fusione di AIDEPI e AIIPA, ha realizzato una ricerca sul consumo delle merendine, che ha evidenziato come questo non abbia subìto cali negli ultimi decenni.
Particolarmente interessante la continuità del consumo di snack nel passaggio dall’infanzia all’età adulta, con un calo significativo solo nella fascia d’età degli ultrasessantenni, che porta il totale dei consumatori italiani di snack a quota 31 milioni.
Le ragioni della longevità di quello che, a tutti gli effetti, è un fuori pasto, sta soprattutto nella capacità dell’industria alimentare di aver saputo adeguare tipologia di referenze e ricette alle richieste dei consumatori. Ne è prova la riduzione di zuccheri (-30%), grassi saturi (-20%) e calorie (-21%) che ha interessato le merendine negli ultimi 10 anni, sotto la spinta dell’esigenza di un’alimentazione più sana e naturale. Questo è il motivo per il quale 6 milioni di italiani (19%) continuano a sceglierle.
I maggiori consumatori sono i Millennials - ne fa uso il 70% - essendo questa la generazione cresciuta proprio negli anni del boom delle merendine. Le motivazioni principali che spingono gli adulti a consumare merendine sono la loro praticità (59%) e il gusto (34%). Anche da bambini, seppure in misura diversa, si era spinti da gusto (48%) e praticità (25%), ma anche per l’attrazione esercitata dall’immancabile sorpresa contenuta nel packaging (28%).
Riassumendo: il 66% degli italiani è stato consumatore di merendine da bambino e il 59% lo è ancora oggi; mediamente gli italiani adulti ne consumano 2 volte a settimana, con una percentuale maggiore nella fascia Millennials e una frequenza più bassa, ma ancora interessante, nella fascia di età che va fai 35 ai 54 anni, dove si registra il consumo di 1-2 merendine a settimana.
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