Tra caramelle e specialità regionali Halloween è una festa sempre più italiana
La celebrazione di Halloween è sempre più amata anche nel nostro Paese: 6 famiglie su 10 la festeggeranno con una spesa media di 66,7 euro per nucleo familiare
Secondo un sondaggio Ipsos condotto per Confesercenti su un campione di consumatori italiani in occasione di Halloween 2023 questa ricorrenza, che si celebra ogni anno la sera del 31 ottobre, è sempre più popolare anche in Italia. Saranno infatti circa sei famiglie su dieci a festeggiare, con una spesa media di 66,7 euro per nucleo familiare, soprattutto tra le famiglie con figli sotto i 18 anni (77%) e i giovani tra 18 e 34 anni (68%).
La nuova festa di Halloween, sul calco della versione nordamericana, è stabilmente in Italia a partire dagli anni 2000, e ha fatto presa soprattutto nel Centro-Italia (dove festeggia il 67%) mentre è leggermente meno seguita nel Mezzogiorno e nelle Isole (59%).
I festeggiamenti in Italia
Gli italiani celebrano Halloween soprattutto tra le mura di casa, con feste organizzate presso la propria abitazione o quella di amici (62% di chi festeggia). C’è anche un 39%, quota corrispondente a oltre otto milioni di italiani, e un 21% che la trascorrerà all’aperto – ma è il 40% delle famiglie con figli – accompagnando i bambini, con le classiche maschere di ispirazione ‘horror’ di Halloween, a chiedere dolcetti bussando di porta a porta scandendo la tradizionale richiesta di ‘dolcetto o scherzetto?’.
Una richiesta che non andrà delusa, visto che il 59% di chi celebra in qualche modo la notte delle streghe adempierà all’obbligo di comprare caramelle e dolci da donare ai bambini: la tradizione di Halloween più rispettata in assoluto dagli italiani.
Inoltre, c’è anche un 46% che addobberà a tema la propria abitazione, un 31% che farà mascherare i bambini, un 29% che si maschererà personalmente e un ulteriore 25% che indosserà solo qualche accessorio a tema.
Festa di Halloween 2023, quanto si spende e dove si compra?
Nonostante la frenata dei consumi registrata negli ultimi mesi, gli italiani quest’anno allocheranno per Halloween un budget più generoso: quasi uno su tre (il 32%) dichiara di spendere di più dello scorso anno, contro il 22% che invece ridurrà il budget.
Tra le feste fuori, dolci, decorazioni e maschere, gli italiani investiranno in media per Halloween 66,7 euro a persona, con una spesa leggermente più alta nel Nord Ovest (73,7 euro) e più bassa nelle Isole (62 euro) e con un giro d’affari complessivo superiore ai 200 milioni di euro.
Gli italiani faranno i propri acquisti soprattutto al supermercato (65%) e al centro commerciale (47%), ma uno su tre si rivolge anche alle attività di vicinato, che siano negozi (16%) o mercatini ed altre attività di commercio su aree pubbliche (17%). Il 26% farà i suoi acquisti di Halloween online, mentre il 2% farà tutto da solo, in casa.
I "dolci dei morti" in Italia
Dalle favette fino alle ossa dei morti, ma anche fanfullicche, stinchetti e zaleti sono solo alcuni dei dolci preparati lungo tutta la Penisola per l’antica tradizione nostrana dei dolci dei morti che si sposa a tavola a quella nordamericana di Halloween.
I dolci più comuni e diffusi nel territorio italiano – segnala la Coldiretti – sono le fave dei morti, le ossa dei morti e il pane dei morti, ma esistono anche altre preparazioni meno diffuse o comunque più prettamente legate alle usanze regionali.
In Sicilia, nel “cannistru”, la tipica composizione tradizionale che si realizza durante la festa dei morti vengono messi – informa la Coldiretti – dei panini dolci a forma di mani intrecciate chiamati, appunto, le mani; si preparano le dita di apostolo, dolci di marzapane a forma di dita, i pupi di zucchero, statuette di zucchero, farina, albume e acqua di chiodi di garofano che rappresentano gli antenati della famiglia, e la frutta di martorana, fatta in marzapane.
In Puglia si cucinano le fanfullicche, bastoncini di zucchero di forma attorcigliata e la colva (in dialetto la cicecuotte), dolce fatto con grano, uva sultanina, mandorle e zucchero.
In Campania è tradizione preparare il torrone dei morti, a base di cacao, nocciole e frutta candita.
In Umbria, invece, si consumano gli stinchetti dei morti, dolcetti fatti con albume, mandorle, zucchero e cacao. Le “fave da morto”, “fave dei morti” o “fave dolci”, pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo con l’aspetto di un amaretto, ma di consistenza maggiore le troviamo in Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche ed Umbria, mentre differenti, seppur sempre a base di mandorla, sono le “favette dei morti”, presenti un po’ in tutto il Nord-est, ma soprattutto in Veneto e in Friuli dove sono di tre colori (panna, marroni e rosa) e variano dal croccante al morbido (favette triestine).
Per la ricorrenza dei morti in Veneto si usano le fave e il mandorlato ma anche i biscotti secchi a base di farina di mais come i “zaleti”. Infine – conclude la Coldiretti – le “ossa di morto” si trovano in Piemonte e in Lombardia sotto forma di biscotti di consistenza dura, con mandorle ed albume d’uovo, in Emilia-Romagna, (tipici di Parma) fatte di pastafrolla, ricoperta di glassa di zucchero o cioccolato, in Veneto dalla forma oblunga e in Toscana (tipiche del Senese) di consistenza friabile e di forma rotonda, impastati con le mandorle tritate.
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