Vino. UIV: internazionalizzazione e sostenibilità le parole chiave del 2020
Con queste parole Ernesto Abbona, presidente UIV - Unione Italiana Vini, interviene durante l’ultimo Consiglio Nazionale della Confederazione per il 2019, tenutosi il 5 dicembre alla presenza del sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe L'Abbate, della dott.ssa Brunella Saccone di ICE, del Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Mipaaf Giuseppe Blasi, di numerosi produttori e dei giovani imprenditori vitivinicoli italiani di AGIVI guidati dalla neoeletta presidente Violante Gardini. Numerosi i temi sul tavolo tra i quali hanno spiccato in modo particolare l’internazionalizzazione e la sostenibilità, centrali per il settore.
“Il nostro Paese - ha spiegato Paolo Castelletti, Segretario Generale UIV - è sicuramente tra i più attenti e attivi sul tema della sostenibilità e sosteniamo la volontà del Ministero di arrivare a uno standard nazionale per il vino. Un ringraziamento va al Capo Dipartimento Blasi per il lavoro svolto finora. Ora che è stata chiusa la fase tecnica sulla norma unica di sostenibilità fortemente voluta da UIV e alla quale abbiamo contribuito significativamente, auspichiamo che in tempi brevi il Mipaaf traduca in norma giuridica il lavoro svolto, così che, dopo i diversi passaggi istituzionali, a Vinitaly questa norma venga presentata come realtà, rendendo l’Italia il primo Paese al mondo ad esserne dotato. Sempre sul tema, la nostra volontà è che in Italia, come accade in altri Paesi, la sostenibilità non riguardi solo le singole aziende ma diventi un protocollo di interi distretti viticoli e - conclude Castelletti - un passo ulteriore è che venga definito il logo identificativo dei prodotti ottenuti da pratiche sostenibili: una certificazione che garantisca trasparenza sui mercati che favorirebbe aziende e Ministero nella promozione del Made in Italy






