Alla scoperta dell’Oltrepò Pavese con Cantina La Genisia - Parte I
Un press tour tra le colline dell’Oltrepò Pavese con La Genisia: tra suoli gessosi e Pinot Nero, un viaggio nel terroir che unisce tradizione e innovazione.
VINI E DINTORNI - In Lombardia, a pochi chilometri dal confine con Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, c’è una terra di passaggio che custodisce una ricchezza agricola e culturale unica, un mosaico di colline sinuose, filari ordinati e boschi che si alternano a uliveti e prati, areale a lungo associato ad un’idea di produzioni di massa e logiche di mercato poco favorevoli ai viticoltori.
È l’Oltrepò Pavese e negli ultimi anni sta vivendo una stagione di rinascita che vede nel Pinot Nero il protagonista assoluto, vitigno simbolo qui diffuso ben prima che in altre zone oggi celebrate, come la Franciacorta o il Trentino.

In questo contesto prende forma La Genisia, un progetto nato nel 2013 all’interno del Gruppo Torrevilla e divenuto cantina indipendente nel 2019. La realtà riunisce circa venti soci, per un totale di 70 ettari di vigneti selezionati tra i più vocati, distribuiti attorno a Codevilla e nei comuni limitrofi.
Il nome stesso racchiude l’anima del progetto: “La Genisia” significa “origine” in dialetto, a indicare il legame indissolubile con la terra e con le radici viticole del territorio.
Anche il logo racconta questa identità. “Il nostro simbolo raffigura una veduta dall’alto della torre vinaria di Codevilla”, spiega il direttore Matteo Ghiara. “Abbiamo stilizzato i cinque anelli concentrici che caratterizzano la torre, trasformandoli in una spirale. È un modo per collegare la nostra immagine al territorio e a un monumento enologico che ci rappresenta”.

La torre, progettata negli anni Sessanta dall’enologo-architetto Emilio Sernagiotto, è una delle pochissime ancora esistenti in Italia ed è divenuta oggi il cuore simbolico e identitario della cantina.

Viticoltura scientifica e condivisa
Fin dall’inizio, La Genisia ha puntato su un approccio agronomico di forte impronta scientifica.
Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e con il professor Leonardo Valenti, è stato avviato un ambizioso progetto di zonazione: sei centraline meteo raccolgono dati climatici e pedologici su 600 ettari, consentendo di individuare le parcelle più vocate e di gestire in modo mirato la produzione.
“Cerchiamo di ricavare da ogni singolo vigneto un vino unico”, sottolinea l’enologo Simone Fiori. “È una cooperativa, ma lavoriamo con la mentalità di un’azienda privata. Io stesso visito i vigneti ogni settimana per verificare l’andamento delle coltivazioni e il rispetto del disciplinare”.

Vigna di Retorbido
Il risultato è una filiera tracciabile e trasparente, che valorizza il lavoro dei soci anche attraverso una remunerazione più equa delle uve, basata sul valore reale di mercato. Una scelta che ribalta la vecchia logica degli imbottigliatori a basso costo e restituisce dignità economica e culturale a chi coltiva la terra.
Il microclima e i terreni dell’Oltrepò Pavese
Il territorio dell’Oltrepò Pavese beneficia di un microclima molto particolare, influenzato da altitudine, esposizione al sole, vicinanza alle Alpi e agli Appennini e dalla presenza del fiume Po. Le colline offrono condizioni diverse in base alla quota, le vigne più elevate godono di temperature più fresche che rallentano la maturazione delle uve, favorendo la complessità aromatica e una buona acidità.
La protezione naturale delle montagne garantisce inoltre un clima stabile: le Alpi schermano le correnti fredde settentrionali, mentre gli Appennini limitano l’ingresso dei venti umidi provenienti dal Mar Ligure. L’escursione termica tra giorno e notte, accentuata dall’influenza montana, contribuisce a un affinamento lento e bilanciato, aumentando la concentrazione di sapori e aromi.
I suoli, vari e ricchi di minerali, assicurano un drenaggio ottimale e nutrienti essenziali per una crescita sana delle viti. “La caratteristica dei nostri terreni – spiega Simone Fiori - è quella di essere attraversati da una lingua argillosa calcarea con una grande presenza di gesso, le marne di Sant’Agata fossili, le stesse che passano per il Gavi e arrivano in Langa, se ne possono facilmente trovare cristalli affioranti tra le vigne.” Queste condizioni permettono di ottenere vini complessi e profondamente legati al territorio.

Degustazioni e identità stilistica
Il Pinot Nero, cultivar identitaria della cantina, rappresenta circa il 64% della superficie vitata e viene interpretato in diverse espressioni, trattato con estrema cura per esaltarne le peculiarità senza snaturarne l’identità. L’obiettivo è quello di ottenere vini autentici, capaci di rappresentare con fedeltà sia il vitigno che il territorio.

Durante le degustazioni organizzate nel corso del press tour, i vini hanno messo in luce l’eleganza e la precisione tecnica che contraddistinguono la cantina. Dal Metodo Classico Brut, con il suo perlage fine e persistente, al Centodieci Nature con i suoi 36 mesi di affinamento per un sorso complesso e sapido, fino al Rosé, delicato, avvolgente e fresco, ogni etichetta racconta un frammento diverso del territorio.

L’impronta stilistica di La Genisia privilegia la tensione acida, caratteristica che emerge non solo negli spumanti, ma anche nei rossi e persino nel Riesling, una produzione di nicchia, quest’ultima, che nelle colline dell’Oltrepò trova una verticalità rara e una sorprendente longevità.

Una squadra giovane che guarda al futuro
Con il suo approccio scientifico, il lavoro di squadra e l’attenzione maniacale alla coerenza delle produzioni rispetto ad un progetto, La Genisia sta emergendo come una delle voci più chiare della rinascita dell’Oltrepò Pavese, laboratorio di idee che unisce tradizione e sperimentazione, con l’ambizione di riportare il Pinot Nero di queste colline al centro del panorama enologico italiano.
Un mondo dove il vino è racconto del territorio e al tempo stesso visione del futuro grazie ad un team giovane e dinamico che sa esprimere, con il suo operato, equilibrio tra radici e modernità.

Cantina La Genisia
Via R.Villa, 2
27050 Codevilla PV
Telefono 334 680 5245
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