Gerla 1927 apre a Chioggia due ristoranti completamente cashless
Addio alle banconte nei due ristoranti aperti da Gerla 1927 all'Isamar Holiday Village di Chioggia: accetteranno solo pagamenti digitali o con carta. L'azienda, inoltre, ha detto addio anche ai menù tradizioni disponibili solo tramite QR Code.
Gerla 1927, solida realtà imprenditoriale nel mondo della ristorazione. ha deciso di praticare una piccola rivoluzione in uno dei suoi locali: a Isamar Holiday Village - Chioggia aprirà infatti i primi due ristoranti in Italia dove tutti i pagamenti avverranno senza monete e contanti ma solamente con pagamenti digitali: bancomat, carte di credito, sistemi di pagamento mobile e carte prepagate.
Gerla 1927, che ha la sua sede principale in uno storico locale di Corso Vittorio Emanuele II a Torino, conta oltre 20 locali tra caffetterie, pasticcerie e ristoranti e per tutta l’estate gestirà due locali all’interno di Isamar Holiday Village, Dancer e Vivas, puntando su un’esperienza gastronomica che dia centralità al gusto attraverso qualità delle materie prime, rispetto delle ricette tradizionali e un tocco di originalità. Una sfida da 380.000 coperti che saprà soddisfare tutti i clienti, unendo la tipica accoglienza Isamar alla capacità di interpretare al meglio tutti loro gusti. Il tutto facendo un passo verso il cashless: igiene, transazioni sicure, minor rischio di perdere i contanti e comodità: questi i fattori che hanno portato l'azienda ad eliminare l'opzione del pagamento in contanti.
“La nostra - dichiara Stefano Chiodi Latini, operation di Gerla 1927 – è una scommessa. Sicuramente la pandemia ha innescato un cambiamento e abituato tutti ai pagamenti digitali. L’Italia secondo i dati del Rapporto Cahless di Ipsoa è terzultima in Europa per pagamenti digitali, ma contiamo molto sull’esempio dei turisti stranieri”.
La soluzione cashless è una scelta che si inserisce anche in una filosofia improntata alla sostenibilità: oltre ai pagamenti anche i menù saranno digitali, visualizzabili sullo smartphone con un QR code.
“E proprio grazie ai menù digitali in questa stagione estiva risparmieremo molti Km di carta”, afferma infine Stefano Chiodi Latini.
Si tratta di una scelta davvero innovativa che dimostra quanto il mondo della ristorazione, con un processo avviatosi già durante la pandemia, stia guardando alla digitalizzazione per scrivere un nuovo corso, basato sulle esigenze dei clienti e del pianeta.
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