Glamour, la ricetta del cocktail che racconta Firenze
All'Harry's Bar Garden di Firenze nasce il Glamour: Lorenzo Regoli crea un signature drink rosa e dorato a base di Harry's Gin
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Incastonata nel cuore di Firenze, Sina Villa Medici è stato il primo hotel marchiato Sina ed è tutt’oggi un rifugio elegante dove il tempo sembra rallentare. Tra mura ottocentesche, un giardino silenzioso e una piscina che riflette la quiete della città, si respira un’armonia rara: un equilibrio sottile tra storia e presente, tra classicismo e contemporaneità.
È qui che nasce il Glamour — l’unico signature drink in carta all’Harry’s Bar Garden, che a breve raddoppierà con un nuovo locale affacciato sulla strada. Glamour rappresenta in pieno l’eleganza, il colore e la filosofia dell’Harry’s Bar Garden di Firenze.
Un’idea che diventa icona
Il Bar Manager Lorenzo Regoli racconta che il cocktail è nato all’inizio di luglio, in concomitanza con il lancio dell’Harry’s Gin: "Volevo creare qualcosa che lo mettesse in risalto, sia nel gusto che nel colore. Il rosa Harry’s doveva essere protagonista".
Glamour è subito entrato in carta, diventando in breve tempo uno dei drink più richiesti.

Gli ingredienti del Glamour
La costruzione aromatica del Glamour è una sinfonia di agrumi, frutta esotica e sentori floreali:
- 5 cl di Harry’s Gin
- 3,5 cl di spremuta fresca di pompelmo rosa
- 2 cl di Passoa (liquore al frutto della passione)
- 1,5 cl di liquore al fiore di sambuco (della toscana Ancienne Pharmacie)
- 1 cl di succo fresco di limone
Preparato con tecnica shake and strain, viene servito in una coppetta Martini impreziosita da una crusta di zucchero d’oro, dosata “quanto basta per ottenere la giusta tonalità dorata”.
Affascina la vista, conquista il palato.
Tra ispirazioni e riferimenti
Regoli, parlando di cocktail iconici, menziona due riferimenti chiave: "Il Cosmopolitan mi ricorda gli anni in cui le clienti lo chiedevano a gran voce, sulla scia di Sex and the City. Femminile, elegante. Il Pornstar Martini invece è audace, provocatorio: il suo nome incuriosisce quasi più degli ingredienti".
In questo equilibrio tra estetica e strategia, tra gusto e comunicazione, si inserisce perfettamente anche il Glamour.

Un drink, molte occasioni
"Preparo tantissimi Glamour ogni giorno" — confessa Regoli. "L’assaggio? Non sempre necessario: è l’esperienza a guidarmi. Dipende dal contesto, dalla serata. A volte è un gesto spontaneo".
Il Glamour è ormai parte dell’identità dell’Harry’s Bar Garden: un cocktail che racconta una storia di territorio, passione e stile.
La semplicità che fa la differenza
In mixology, come nella scrittura, i drink devono farsi bere.
Un grande cocktail non ha bisogno di spiegarsi: ti conquista al primo sorso. La semplicità - quella vera - è la forma più alta della qualità. È chiarezza, immediatezza, autenticità.
Come direbbe Pasolini: la verità è nelle cose che sembrano più semplici, perché non hanno bisogno di spiegarsi.
E il Glamour, nella sua essenza rosa e dorata, questa verità la racconta con discrezione e bellezza.
Una promessa dorata
Che altro aggiungere? Glamour scivola nella coppetta Martini come una promessa dorata, accarezza l’aria con il suo rosa gentile.
E mentre il giardino si anima di conversazioni lievi e passi eleganti, quel drink diventa parte della scena, del momento. Un incontro perfetto tra spirito e bellezza.
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