La mixology di Gianpiero Arria al Classico Ristorante: tra creatività e tradizione
A Napoli nel cuore di Chiara da Classico Ristorante Italiano la mixology del restaurant manager Gianpiero Arria incontra la cucina dello chef Dilip Lakmal
A pochi passi da Piazza dei Martiri, una delle zone più eleganti di Napoli, con i suoi maestosi palazzi storici e i negozi prestigiosi che animano lo shopping cittadino, c’è uno spazio riservato e sottratto alla frenesia dalle atmosfere accoglienti, con un giardino che si affaccia sul cortile dell’ex convento di Santa Maria a Cappella Vecchia, luogo silenzioso e raccolto, carico di storia al tempo stesso, che rimanda alle suggestioni della Ville Lumiere, con sale dalle atmosfere di bistrot parigino, dall’ arredamento in stile minimal arricchito da esposizioni temporanee di opere d’arte, che si affiancano al dehor esterno.
È tra queste suggestioni che mi accoglie Gianpiero Arria, classe 1976, siciliano, restaurant manager di Classico, oasi di charme dove il tempo scorre lento, dimensione in cui ha coltivato il suo amore per la mixology facendone fin dal 2016, anno di apertura, un asset importante della proposta del suo locale.
Una passione che lo accompagna sin da ragazzo quando, non ancora maggiorenne, ricopre il ruolo di chef de rang al San Domenico Palace di Taormina e che continuerà a coltivare anche successivamente, quando, dopo una parentesi lontano dal mondo della ristorazione, tornerà a metterla al centro del suo percorso professionale.
“Un passaggio fondamentale per me - racconta Arria - è stato al Tuscany Bay, il gioiello in riva al mare della Giannella a Orbetello di proprietà di Pino Daniele, un luogo magico che lo aveva fatto innamorare della Maremma e di cui sono stato direttore per diversi anni affinando insieme ai bartender della struttura la mia recherche, il mio viaggio attraverso il mondo dei cocktail."
Ne parla con grande entusiasmo di questi suoi studi, della sua esplorazione per andare a selezionare nuove etichette, in particolare di gin, il suo spirit d’elezione, quello intorno al quale ha sempre amato sperimentare e approfondire: “Ne avevamo sempre almeno una ventina in carta e di diverso genere -prosegue Arria - dai london dry ai compound, facendoli anche ruotare perché ho sempre avuto il pallino di individuarne di nuovi, di produttori che sapessero distinguersi per originalità ed eccellenza del prodotto e rispetto ai quali ho sempre avuto una certa sensibilità. Stesso discorso per le toniche, dalla Fentimans per andare a scoprire negli anni successivi altre realtà come J.Gasco.”
Una predisposizione, quella per la scoperta di prodotti di nicchia e di qualità, che unitamente al piacere di raccontarli ai suoi clienti e al culto per i cocktail Arria ha portato con sè nelle successive esperienze, come bagaglio culturale, un imprinting oggi valorizzato nell’alveo di un’offerta ristorativa che da settembre scorso vede protagonista tra i fornelli del ristorante di Chiaia Dilip Lakmal Roche, srilankese che padroneggia la cucina partenopea senza disdegnare richiami alla matrice orientale ma mantenendo i suoi piatti coerenti alla tradizione, a conferma di quanto in Classico l’inclinazione concettuale e pratica alle contaminazioni sia di casa e di come in un laboratorio così vivo e vivace la mixology trovi una collocazione naturale.
Da qui il recente lancio di una proposta dedicata all’aperitivo che può essere consumato dalle 18:00 alle 20:30 e, nei giorni in cui il locale è aperto a pranzo, dalle 12:00 alle 14:00: in aggiunta a tradizionali focacce, scrocchiarelle e mandorle, sono previsti tre assaggi a scelta dello chef che ripropongono in versione finger abbinamenti presenti in carta con un menù sempre calibrato sulla stagionalità dei prodotti ed attenzione alla loro provenienza. Si va dalle panelle siciliane, vero must del locale, ai crostini di pane cafone, entrambi proposti in vari gusti. Completano la proposta le polpette, non solo di carne, ed ovviamente l’offerta beverage, dai vini, con una cantina di circa 150 etichette, ai drink.
“Con la cucina di Dilip è quasi naturale proporre un classico Gin Tonic, - spiega Arria - oggi per me ideale realizzarlo con l’etichetta Ginepro, tra le mie preferite, e la tonica J.Gasco. Nel wine pairing, mi piace invece giocare con incursioni di cocktail come l’Innominato o di signature che vado a realizzare in modo estemporaneo, in linea con le sperimentazioni del momento, e al di fuori di quella carta che ad oggi resta dedicata ancora esclusivamente ai grandi classici, dal Margarita, al Martini, dal Daiquiri al Moscow Mule ma che non escludo di arricchire in futuro con le mie creazioni.”
Un viaggio nel mondo della mixology, quello di Gianpiero Arria, che è dunque destinato a proseguire arricchendo una proposta del Classico che si rivela sempre più accattivante, creando aspettative per i più curiosi, amanti delle novità e della sperimentazione, che ne potranno godere tra quei meravigliosi spazi dove il tempo si ferma mentre il gusto procede nel suo viaggio verso nuove esplorazioni.
Ristorante Classico
Vicolo Santa Maria Cappella Vecchia, 46
Napoli
Tel. 081 2451144
www.classicoristoranteitaliano.it
Giorno di chiusura: lunedì
Aperto a cena (dalle ore 18:30) dal martedì al sabato
Aperto a pranzo dal venerdì alla domenica
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