La Nuvola Lavazza, un polo di cultura. Bob Noto in mostra
La Nuvola Lavazza è stata una delle location deputate alla cultura durante Terra Madre Salone del Gusto 2018, manifestazione che porta a Torino la cultura del buon cibo e del rispetto del pianeta, di cui l'azienda piemontese è partner ufficiale sin dall'edizione inaugurale del 1996.
All'interno degli spazi della Nuvola si sono tenuti dibattiti, laboratori, esposizione di street art. Ma soprattutto, l'evento che ha calamitato l'attenzione del pubblico e della stampa è stata la mostra dedicata a Bob Noto, gourmet, critico e fotografo scomparso nel 2017, durante il Salone del Gusto dal 20 al 24 settembre.
La mostra 'Ante Instagram: Bob Noto' ha rappresentato una finestra sulle tendenze gastronomiche degli ultimi vent'anni e sui protagonisti della cucina occidentale attraverso le fotografie di un personaggio tanto apprezzato del mondo culinario.
Bob Noto era torinese di origine, proprietario di una grande carpenteria metallica. Un uomo dolce e irriverente, che quando prendeva la macchina fotografica in mano si trasformava e non è sbagliato considerarlo il miglior fotografo di cucina di tutti i tempi.
Il migliore perché aveva cominciato a fotografare piatto quando ancora non lo faceva nessuno e, per la sua straordinaria abilità tecnica e la sua fantasia, produceva arte e non "food porn".
Noto era "Il miglior palato del mondo", secondo Ferran Adrià, mitico chef spagnolo, tanto che le sue fotografie divennero agli occhi di chef e cultori del cibo un riferimento, una bussola per comprendere il proprio lavoro e quello degli altri.
Palato finissimo e spirito irriverente, molti cuochi devono tantissimo ai consigli di Bob Noto. Nelle sue fotografie un uso del colore quasi pop e una geometrica rigorosità.
Noto non era solo un grande palato, sottolinea il vice presidente dell'azienda torinese, Giuseppe Lavazza, in una intervista al Sole 24 ore, era “un argonauta della gastronomia moderna”, con continui rimandi all’arte contemporanea. “Proprio come Lucio Fontana ha creato una nuova spazialità, le sue foto con i piatti tutti in fila fanno il paio con gli spot paintings di Damien Hirst”.
Sue le immagini del catalogo della mostra Regine & Re di Cuochi, una vera e propria enciclopedia della gastronomia italiana, con ampio spazio dedicato a 33 grandi interpreti dell'evoluzione dello stile della nostra cucina contemporanea. Suoi ancora molti progetti fotografici e grafici per Slow Food, la Triennale, Lavazza, l'Università di Scienze Gastronomiche e le collaborazioni con Identità Golose e Lo Mejor de la Gastronomia e altro ancora.
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