Lambrusco: bilanci e prospettive. Intervista a Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio
Intervista a Giacomo Savorini, direttore del Consorzio Tutela Lambrusco per fare un bilancio dell'anno appena trascorso e anticipare i progetti del nuovo anno
Dopo un 2023 dalle molteplici attività di promozione e comunicazione il Consorzio di Tutela Lambrusco si prepara a mettere in campo nuovi progetti e iniziative per raccontare la versatilità e potenzialità dei suoi vini le cui performance nei diversi canali distributivi si mantengono stabili, nonostante il trend contrazione dei consumi. Ne abbiamo parlato con il direttore Giacomo Savorini.
Direttore il 2023 è stato un anno in cui il consorzio si è mosso con tante iniziative sia a livello nazionale che internazionale per comunicare e valorizzare un mondo del quale si è puntato ad esaltare versatilità e potenzialità, in particolare con riferimento al segmento HORECA. Qual è il bilancio di queste esperienze?
È stato un anno intenso per la promozione e la comunicazione dei vini Lambrusco. Tra le tante iniziative che abbiamo sviluppato, ci tengo a ricordare due appuntamenti: un grande evento a marzo dedicato a istituzioni, produttori e stampa per festeggiare i 50 anni delle nostre DOC più storiche al Museo Enzo Ferrari di Modena e la prima edizione del nostro evento internazionale “World Lambrusco Day” celebrato il 21 giugno con degustatori e giornalisti internazionali a Parigi. Ma non è tutto qui: abbiamo fatto tappa in tutta Italia insieme ai produttori e ai nostri vini presso alcuni dei ristoranti più rinomati a livello nazionale, grazie alle cene organizzate in collaborazione con il Gambero Rosso. Abbiamo affiancato a questi eventi l’organizzazione di banchi d’assaggio rivolti a operatori e appassionati e la consueta partecipazione alle fiere del settore, da Vinitaly a Prowein. Durante tutto l’anno, abbiamo inoltre accolto giornalisti da tutto il mondo sul nostro territorio organizzando visite in cantina e degustazioni, anche grazie alla sinergia con altre punte di diamante di Modena e Reggio Emilia cui cerchiamo sempre di dare il meritato risalto: dai motori al cibo, fino alla ristorazione e alle attrattive turistiche genericamente intese.
Credits: Consorzio Tutela Lambrusco - Foto: Santoro
Le performance nel segmento HORECA del lambrusco sono state più che soddisfacenti negli ultimi anni, quali sono le vostre previsioni sul 2023 considerata anche la contrazione dei volumi che ha interessato il canale?
Per quanto concerne l’universo Lambrusco, dal periodo della pandemia ad oggi abbiamo osservato slittamenti e oscillazioni nei volumi nei diversi canali di vendita. Se durante il periodo del lockdown è stato registrato un grande aumento delle vendite in GDO con contrazione evidente dell’Horeca dovuta alle circostanze, la situazione si è poi riequilibrata. Oggi a fronte di uno scenario nazionale che vede una contrazione dei consumi nella GDO, nell’Horeca per i Lambrusco i volumi si mantengono tendenzialmente stabili.
Quali sono i punti di forza della grande famiglia dei lambruschi negli abbinamenti a tavola e quanto di questo potenziale è ancora da trasferire al mercato?
I vini Lambrusco sono bollicine versatili che si accompagnano bene a diverse tipologie di pietanze, non solo a quelle tradizionali dell’Emilia-Romagna. Dagli aperitivi con finger food alla cucina etnica a quella mediterranea, l’universo del Lambrusco è capace di sorprendere proprio per questa caratteristica che lo rende un vino fresco adatto anche agli abbinamenti più insoliti. Alcune delle iniziative che abbiamo organizzato quest’anno hanno proprio avuto l’obiettivo di evidenziare questa particolarità dei Lambrusco, che nell’immaginario comune vengono spesso abbinati in prima battuta solo alla cucina tipica emiliana.
Credits Foto: Marco Parisi
Si parla del drastico calo dei consumi di vino rosso a livello globale, spinto soprattutto da preferenze dei giovani orientati a vini freschi e versatili, il lambrusco con le sue peculiarità si candida a rappresentare l’eccezione nell’ambito della categoria e può considerare questo scenario come una opportunità per riposizionarsi nel segmento?
Sicuramente sì. La freschezza dei vini Lambrusco, la gradazione alcolica contenuta e soprattutto la versatilità - che si traduce nella capacità di prestarsi ad abbinamenti originali, anche con la cucina etnica come quella giapponese, indiana e messicana - ne fanno un vino molto apprezzato anche dai giovani. Sempre più spesso, i nostri Lambrusco in alcune delle loro tipologie vengono apprezzate anche come aperitivo.
In Emilia-Romagna anche quest’anno il maltempo e la flavescenza dorata hanno prodotto i loro effetti, i viticoltori sono stati costretti ad estirpare viti di lambrusco e ci si aspettano ripercussioni negative sui raccolti degli anni a venire. Come si sta lavorando a questa emergenza e come inciderà in prospettiva?
Il Consorzio Tutela Lambrusco monitora con grande attenzione le tematiche legate alla produzione e alla gestione del vigneto. Da anni collaboriamo con i Consorzi fitosanitari di Modena e Reggio Emilia per approcciare questi argomenti nel modo più coordinato ed efficace possibile. Proprio a dicembre, abbiamo inoltre ospitato sul nostro territorio un appuntamento organizzato da Accademia della Vite e del Vino, con una “Tornata sul Lambrusco”. Vi hanno partecipato ricercatori, accademici e istituzioni con l’obiettivo di confrontarsi su temi di attualità per la produzione vinicola emiliana presentando i propri studi, spesso dedicati a possibili innovazioni utili a proteggere la vite dai patogeni e ottimizzare ulteriormente le pratiche enologiche in cantina.
Cosa vede nel futuro del mondo lambrusco, può anticiparci novità e iniziative in programma, progetti del consorzio per il 2024?
Quest’anno proseguiranno le attività di comunicazione e promozione del Lambrusco con la partecipazione alle fiere di settore, saremo ad esempio presenti a Vinitaly a Verona con il nostro stand collettivo e con masterclass dedicate. A questo affiancheremo la consueta partecipazione a Champagne Experience, la manifestazione di riferimento a livello nazionale dedicata allo champagne, di cui siamo partner da diversi anni. Proseguiremo inoltre con le nostre degustazioni itineranti, dalle Academy con masterclass e banco di assaggio a serate dedicate all’abbinamento con cucine etniche di diverse matrici, che ci porteranno in trasferta in diverse città italiane. Stiamo inoltre lavorando ad un evento per il 21 giugno, data in cui tradizionalmente a livello internazionale si festeggiano i vini Lambrusco, in un luogo e con un palinsesto ancora da svelare.
Credits Foto: Marco Parisi
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