Le previsioni del comparto svelano che l'Italia è il primo produttore di vino europeo
L’Italia sarà il primo produttore di vino in Europa per l'annata 2018-2019.
Lo rivelano le previsioni dell'Oiv- Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, sono sostenute dai numeri di due tra le più grandi cooperative di produttori europee, il Copa -Comitato delle organizzazioni professionali agricole, e il Cogeca - Comitato generale della cooperazione agricola dell’Unione europea.
Secondo i dati presentati da Cogeca, l'Italia produrrà 49,5 milioni di ettolitri con un aumento della produzione del 16%. Alle spalle dell'Italia troviamo la Spagna con 47 milioni di ettolitri prodotti e un aumento del 33%. Superata la Francia che si ferma a 46,3 milioni con un aumento del 28% (qui c’è una vdiscordanza con i dati dell’Oiv, che vedono la Francia e i suoi 46,4 milioni di ettolitri davanti alla Spagna con 40,6 milioni di ettolitri).
Ottimi risultati in termini di volumi sono attesi anche in Germania (10,7mln hl, +44%), Austria e Ungheria, mentre l'unico dato negativo è per il Portogallo (-20%).
Sono dati confortanti che arrivano dopo una buona vendemmia grazie alla quale la produzione europea tornerà alla normalità dopo i minimi storici toccanti nel 2017.
Nel rapporto si evidenzia come le particolari condizioni climatiche hanno contraddistinto questa annata favorendone le ottime performance. In Italia la crescita delle vigne è stata ottima in una fase iniziale; successivamente gelate, piogge e umidità hanno ridotto di molto le aspettative. "L'assenza di precipitazioni in agosto si è tradotta in buone condizioni fitosanitarie. Per far fronte a un clima così insolito – si legge nel documento - il settore vitivinicolo dovrà adattarsi velocemente e adoperare tecnologie innovative".
In Italia il 40% del vino prodotto è rappresentato dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e dai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg); il 30% è rappresentato dai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) e solo il 30% da vini da tavola.
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