Perdere peso grazie a un brodo: è il gusto "umami" a fare la differenza

Il termine "umami" in giapponese significa saporito ed è uno dei cinque gusti base riconosciuti, assieme a dolce, salato, amaro e aspro, che vengono percepiti dalle cellule recettrici specializzate, presenti nel cavo orale umano. L'umami è stato identificato come un gusto fondamentale nel 1908 da Kikunae Ikeda, professore di chimica all'Università imperiale di Tokyo, mentre portava avanti una ricerca sul sapore forte del brodo di alghe. Ikeda isolò il glutammato monosodico come responsabile del sapore, stabilendo una imprescindibile base scientifica. Ora, una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center, pubblicata su Neuropsychopharmacology, afferma che consumare un brodo dal gusto umami prima dei pasti aiuti a far perdere peso. La causa ha solide basi scientifiche, riportate nello studio e rilevate dal gruppo di ricercatori. Se consumiamo un brodo molto ricco di sapori prima del pasto principale, attiviamo dei cambiamenti nel nostro cervello che ci indurranno a tenere comportamenti alimentari sani. L'effetto è molto spiccato nelle donne a rischio obesità. Il gusto umami, come già anticipato, è conferito ai cibi dal glutammato monosodico, un amminoacido che si trova in alimenti ricchi di proteine come latticini, pesce o carne. La ricerca che ha portato a queste conclusioni è stata effettuata su giovani donne sane che hanno consumato brodo di pollo prima di un pasto, con o senza l'aggiunta di glutammato monosodico. In molti paesi del mondo bere brodo di pollo, o un qualsiasi brodo ricco di glutammato monosodico, come "antipasto" potrebbe essere la risposta ideale per chi cerca di seguire un regime alimentare sano con scarsi risultati, agendo in maniera del tutto naturale. La ricerca, secondo quanto afferma Miguel Alonso-Alonso, uno dei ricercatori impegnati nello studio, è comunque ancora allo stadio di laboratorio. Il futuro sarà verificare sul campo questa ipotesi, approfondendo il comportamento di un numero maggiore di intervistati che allargherebbe il campione in modo decisivo per gli esiti della stessa. In questo modo l’obiettivo della perdita di peso potrebbe concentrarsi anche sull’utilizzo di alcune sostanze presenti in natura.