Come vi abbiamo raccontato nella news
Storica sentenza della corte di giustizia UE: l’Aceto Balsamico non è solo di Modena, lo scorso 4 dicembre una sentenza della
Corte di Giustizia europea ha stabilito che
la protezione della indicazione geografica protetta (Igp) ‘
Aceto Balsamico di Modena’ non si estende all’utilizzo dei termini individuali ‘
aceto‘ e ‘
balsamico‘.
Armando De Nigris, Presidente dell’omonimo gruppo leader nella produzione ed export di Aceto Balsamico di Modena IGP, ha dichiarato la sua posizione in merito a seguito della delibera del 4 dicembre scorso:
“
La sentenza della Corte di Giustizia Europea che consente di utilizzare liberamente i termini ‘balsamico’ e ‘aceto’ fuori dalla protezione dell’IGP modenese è un danno economico annunciato per tutto il comparto, un danno che è stato causato da chi avrebbe dovuto tutelare l’Aceto Balsamico di Modena IGP”.
Recentemente nominato Advisor della Commissione Europea per la Food Safety e la Public Health,
Armando De Nigris intende entrare nel merito delle cause: “
Bisogna ricordare che la sentenza è stata il frutto proprio di un’azione avanzata dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP che, anzi, ha fatto un punto d’orgoglio portare avanti il contenzioso di fronte alla Corte di Giustizia, la quale si è limitata a ratificare un risultato già scontato. Nel contempo in questi anni sono state diffuse comunicazioni tranquillizzanti sull’immagine di un comparto blindato e sicuro da ogni turbativa legislativa. Informazioni che hanno portato aziende come la nostra ad investire, facendo del modenese il cuore della propria produzione. Una condotta omissiva che oggi ha messo le aziende di questa provincia nell’impossibilità di competere sui mercati internazionali e nella necessità di revisionare velocemente piani industriali, economici e finanziari. Una sconfitta come questa infatti apre un’autostrada proprio ai big player europei che potrebbero produrre sfruttando nuove categorie merceologiche”.
Ora il Presidente di De Nigris 1889, si dice pronto a un confronto pubblico per chiarire le cause che hanno portato a questa infausta decisione: “Desideriamo approfondire quali siano state le motivazioni da parte del Consorzio ad assumere questa posizione nel corso del tempo e quantificare i danni causati al comparto, alle aziende e all’occupazione di un’intera Provincia”.