Una serata di celebrazioni all'Antica Corte Pallavicina

A Polesine Parmense (PR), per il 50° anniversario da Chef di Massimo Spigaroli, 15 anni dell’Antica Corte Pallavicina e i 65 anni del Cavallino Bianco

1 Agosto 2025 - 15:46
Una serata di celebrazioni all'Antica Corte Pallavicina

RISTORAZIONE - Nell'aia dell'Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense (PR), lunedì 28 luglio 2025, il tempo ha scandito un momento di particolare significato, con la celebrazione di tre importanti ricorrenze. Cinquant'anni di carriera per Massimo Spigaroli, quindici anni dall'apertura dell'Antica Corte Pallavicina e infine i 65 anni di attività per il Cavallino Bianco, l'originario punto di partenza dell'avventura imprenditoriale iniziata con mamma Enrica e papà Pirèn.

L'evento ha assunto una dimensione particolare grazie alla presenza di personalità che hanno condiviso il percorso professionale della famiglia Spigaroli. Il giornalista Luigi Franchi, direttore della rivista "Sala e Cucina", ha coordinato gli interventi dal palco, chiamando uno per uno gli ospiti che hanno rappresentato diverse generazioni di collaboratori.

Gli allievi diventati protagonisti

La serata ha visto protagonisti coloro che hanno mosso i primi passi professionali nelle cucine di Massimo e Luciano Spigaroli. Cuochi, camerieri, addetti alla produzione del culatello e operatori agricoli che hanno iniziato la propria carriera respirando l'atmosfera della Bassa parmense, per poi sviluppare percorsi professionali in diverse parti del mondo.

Durante gli interventi coordinati dal giornalista Franchi, alla domanda «Cosa ti ha insegnato la famiglia Spigaroli?», sono emerse testimonianze significative incentrate su valori fondamentali: la fiducia nei propri obiettivi, la dedizione al lavoro, l'attaccamento al territorio, il rispetto per l'ambiente e l'importanza della qualità delle materie prime.

Molti partecipanti hanno percorso lunghe distanze per partecipare alla celebrazione, arrivando da New York, Copenaghen, Dubai e Costiera Amalfitana. Attualmente ricoprono ruoli di responsabilità accanto a chef di fama internazionale, dirigono strutture ristorative e sviluppano progetti gastronomici innovativi. Durante la serata, tuttavia, hanno ritrovato l'atmosfera dei primi anni di apprendistato, quando scoprirono che l'arte culinaria rappresenta un mezzo per creare benessere.

Presenze di prestigio e riconoscimenti

Tra le personalità presenti, spicca la partecipazione di Alain Ducasse, responsabile di 34 ristoranti a livello mondiale e di un team di circa 2000 collaboratori, che ha voluto testimoniare personalmente il proprio legame con la realtà dell'Antica Corte. Il celebre chef ha definito la struttura «Una casa incarnata in un territorio», sottolineando il valore dell'integrazione tra attività imprenditoriale e identità territoriale.

Lorenzo Chierici, sous-chef dell'Antica Corte, ha espresso il principio guida dell'équipe: «Tutti lavoriamo per lo stesso obiettivo: fare sempre meglio». Una dichiarazione che riflette l'approccio di continuo miglioramento che caratterizza la filosofia aziendale.

Durante il momento dedicato agli omaggi, gli ex collaboratori hanno consegnato a Massimo Spigaroli una fotografia con dedica personalizzata e una casacca da chef firmata da tutti i partecipanti, incluso Alain Ducasse. Un riconoscimento dal valore simbolico particolare, che rappresenta la gratitudine di chi ha beneficiato dell'esperienza formativa nella struttura parmense.

Testimoni di una storia in evoluzione

L'evento ha registrato la presenza di figure significative del panorama gastronomico e giornalistico. Edoardo Raspelli ha ricordato come uno dei suoi primi articoli in qualità di critico gastronomico fosse dedicato proprio al Cavallino Bianco, all'inizio degli anni Settanta. Erano presenti anche Fausto Arrighi, ex direttore della Guida Michelin, Claudio Rinaldi della Gazzetta di Parma e il sindaco Michele Guerra, tutti testimoni dell'evoluzione di questa importante realtà della ristorazione.

La celebrazione ha coinvolto la famiglia e l'impresa Spigaroli. Era presente Carla, novantaquattrenne cugina di Massimo e Luciano, custode delle tradizioni culinarie domestiche e delle memorie familiari. Benedetta Spigaroli, figlia di Luciano e Antonia e nipote di Massimo, ha rappresentato la generazione che porterà avanti l'eredità aziendale, simboleggiando la continuità di una tradizione che guarda al futuro con fiducia.

La serata di Polesine Parmense ha evidenziato come i migliori formatori siano coloro che trasmettono la capacità di immaginare e realizzare progetti ambiziosi, dimostrando che le aspirazioni autentiche mantengono la propria validità nel tempo.

Photo Credit: Paolo Gepri

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