Cocktail analcolici: il nuovo trend è sempre più ricercato
Sempre più persone scelgono cocktail analcolici e il mondo della mixology pone sempre più attenzione a queste proposte studiandole nei minimi dettagli, come accade all'Alinea, ristorante americano che sta facendo la storia con i suoi Zero Cocktails
Quando si parla di cocktail analcolici molto spesso si è portati a pensare ad una bevanda semplice, realizzata unendo succhi, bibite gassate e senza molto impegno; oggi però le cose sono cambiante e le proposte analcoliche entrano a far parte delle cocktail list dei locali e ad esse viene dedicata sempre più attenzione sia dai clienti che dai baristi che le realizzano con la stessa attenzione per i dettagli di un cocktail alcolico.
Ad aver aperto la strada verso una mixology “zero alcol” è stato circa 10 anni fa Simone Caporale che con Alex Kratena a Londra aveva attirato l'attenzione degli esperti del settore poiché aveva iniziato una ricerca per queste proposte che non si limitava solo alla scelta degli ingredienti più accurati o alla composizione, ma anche alla cura di dettagli importanti come il glassware.
Partendo da qui si è affermata l’assoluto primato nel campo degli analcolici di Grant Achatz, titolare di Alinea, ristorante in Michigan, che anchenel cocktail bar Aviary prosegue con raffinata ricerca per la proposta dei Zero Cocktails.
Per soddisfare la clientela del pluripremiato ristorante modernista si sono iniziate a studiare proposte alternative a qualsiasi alcolico, dallo champagne al rum tutte analcoliche.
Per realizzare una valida alternativa zero alcol - come insegnano queste esperienze – è importantissimo conoscere la struttura degli alcolici per poterli sostiture nella preparazione con altri ingredienti “equivalenti” che rendano il cocktail bilanciato e interessante per il cliente; molte, a tal fine, sono le caratteristiche che devono essere prese in considerazione nella realizzazione dell’analcolico. Oltre al gusto, a fattori che aiutano a creare un’estetica del drink è importante anche ad esempio il modo in cui viene servito e quindi la scelta del bicchiere. Con il tempo lo studio del gruppo del ristorante americano ha portato a differenziare anche la drink list con analcolici pensati per accompagnare i pasti, per rinfrescare o stupire i clienti.
Tutte le riflessioni, gli studi e le ricette sugli Zero Cocktails dell’Alinea sono confluite in un’importante pubblicazione, Zero, libro di ricette molto curato nel lato estetico che riporta anche approfondimenti sugli ingredienti e che di certo può essere un punto di partenza per i professionisti che vogliono scoprire e sperimentare le potenzialità di questa nuova tendenza.
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