Crescita a doppia cifra per il Gruppo Procaffè: Bristot arriva a 50 milioni di fatturato
Bristot, marchio di successo nel settore Horeca e grande distribuzione, ha registrato una crescita a doppia cifra, trainando la crescita della Procaffè Spa
Nel corso del 2023, Bristot ha registrato una crescita a doppia cifra, confermandosi come marchio di caffè di successo nel settore horeca e nella grande distribuzione. Questo incremento ha giocato un ruolo chiave nel trainare la crescita della Procaffè Spa, i cui ricavi hanno superato i livelli pre-pandemici, raggiungendo un valore di circa 40 milioni di euro, e hanno contribuito a far superare all'intero Gruppo Procaffè la soglia dei 50 milioni di euro di sell-out aggregato.
Un fattore significativo di questo successo è stato l'export, che rappresenta il 60% del fatturato ed è cresciuto del 10% rispetto al 2022.
Come dichiara il Cfo Boris Battistella in un'iintervista rilasciata a Il Sole 24 Ore «Procaffè continua a sviluppare una strategia commerciale specifica extra-Italia, in particolar modo per i mercati Usa, Grecia e Germania, dove si è dotata di filiali commerciali direttamente controllate. Abbiamo mirato al rafforzamento della nostra presenza commerciale e logistica a supporto del marchio Bristot in questi mercati strategici, sui quali c’è un rafforzamento della nostra presenza nella distribuzione organizzata. In Grecia in particolare, nel corso del 2023, abbiamo sviluppato una partnership con un importante player da cui ci attendiamo ottimi risultati a partire da quest’anno. Il mercato italiano (40% dei ricavi) ha registrato a sua volta un’accelerazione del 13% e in questo caso i fattori chiave di successo sono stati in parallelo il consolidamento del canale horeca (bar e ristoranti) e la crescita di Bristot nella grande distribuzione. «In controtendenza rispetto alla categoria, che registra una stagnazione, abbiamo incrementato i volumi del 15%».
La torrefazione con sede a Belluno, ha dimostrato di godere di un ottimo stato di salute, come confermato dalla notevole crescita nelle vendite. Nonostante questo successo, le marginalità dell'azienda sono state influenzate dalle tensioni sui mercati e dagli aumenti dei prezzi.
Durante l'intervista, Battistella spiega: «In particolare le quotazioni del caffè, soprattutto robusta, i cui livelli hanno raggiunto un record storico che non si vedeva dagli anni Novanta, stanno creando complessità ulteriore in tutto il settore a livello globale. Paradossalmente, questi incrementi fanno passare in secondo piano quelli del gas e dell’approvvigionamento energetico di più recente memoria. Se poi aggiungiamo la crisi in atto nell’area di Suez, con conseguente ulteriore deterioramento dei flussi logistici in particolare da e per il mercato asiatico, lo scenario in cui operiamo non risulta sicuramente stabile»
Nel turbolento contesto geopolitico attuale, il punto di forza risiede nel rapporto costruito con i partner locali. A questo proposito il Cfo dichiara: «Guardiamo con preoccupazione e realismo, ma anche con cauto ottimismo allo scenario . Il conflitto mediorientale ci impedisce di pianificare interventi di crescita in un mercato di importante sviluppo, mentre il conflitto russo-ucraino rende complesso l’accesso a due contesti commerciali di considerevole importanza per il settore del caffè».
Riguardo i progetti del gruppo bellunese, Battistella preannuncia a Il Sole 24 Ore: «Quest’anno proseguiremo nel percorso di rafforzamento delle filiali commerciali estere e della presenza nel canale retail, unitamente all’ulteriore sviluppo delle operations del canale horeca. Inoltre, abbiamo previsto per il 2024 l’investimento di quasi un milione di euro per rafforzare e qualificare ulteriormente la nostra produzione (orgogliosamente tutta italiana), modernizzando gli impianti e continuando il percorso di digitalizzazione»
A proposito del tema della sostenibilità, diventato sempre più centrale nel panorama aziendale, Procaffè ha intrapreso un percorso di miglioramento in ambito ESG (Ambientale, Sociale e di Governance), collaborando con un ente indipendente per valutare e implementare strategie volte a migliorare le proprie pratiche in questi ambiti. Secondo quanto specificato da Battistella, il 2024 sarà l'anno in cui si potranno vedere i primi risultati significativi di questo impegno.
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