Global mixology: il tè matcha conquista i cocktail, il Paradiso lancia la Barcelona Cocktail Fest, tutti pazzi per il gin di Emma Watson
Dal boom del matcha alla Barcelona Cocktail Fest, fino al gin di Emma Watson: le nuove tendenze globali della mixology
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - La moda del tè matcha giapponese ora conquista anche i cocktail, da Milano a New York è il nuovo ingrediente “must”. Il Paradiso di Giacomo Giannotti, star dei 50 Best Bars, lancia nel 2026 la Barcelona Cocktail Fest con Giuseppe Gallo: la città spagnola sempre più capitale europea della mixology. Tutti pazzi per il gin di Emma Watson e del fratello Alex: investimenti milionari per lanciarlo nel mondo, ma non è solo questione di star system. Le notizie della settimana su cocktail e distillati dai media internazionali.
Tè matcha, il nuovo trend della mixology
Il nuovo ingrediente “must” nella mixology è… il tè matcha. Questa specialità di tè verde in polvere originaria del Giappone, dal forte sapore umami e contenente caffeina (sia pure in misura minore rispetto al caffè), è protagonista da diversi anni di un vero e proprio boom, almeno nelle città più attente ai nuovi trend (a Milano come a New York – e non solo – le sale da tè matcha sono spuntate come funghi), favorita da una reputazione di (presunta) maggiore salubrità rispetto al caffè e dall’innegabile “instagrammabilità” del colore verde acceso della bevanda. E ora – nota Liz Provencher in un articolo pubblicato su Food & Wine – si sta diffondendo anche nei cocktail.
Non che sia una novità assoluta. Locali di ispirazione giapponese (vedi Kanpai o Iyo a Milano o il noto Martiny’s a New York) hanno in lista signature con tè matcha da anni. Ma ora la tendenza si sta allargando anche a cocktail bar non necessariamente orientali ma sensibili alle influenze globali. Fra i matcha cocktail da provare, l’articolo suggerisce Matcha Martini (gin, sciroppo di matcha e lime), Matcho Man (twist del Mojito con rum, sciroppo di matcha e menta, lime e top di makgeolli, vino di riso frizzante), Shiso Fancy (sour con vodka, gin, yuzu, limone e garnish di polvere di matcha) e Nothing in Between (highball con chardonnay, shochu, sotol, yuzu, Suze, St-Germain, verjus e matcha). Anche le aziende si adeguano, con i primi ready to drink a base di matcha che si affacciano sul mercato. Il rovescio della medaglia? Il boom sta provocando una carenza globale di matcha, con conseguente esplosione dei prezzi.

Il Paradiso e Giuseppe Gallo lanciano la Barcelona Cocktail Fest
Debutta il prossimo anno la Barcelona Cocktail Fest, dietro la quale ci sarà ancora una volta Paradiso, lo speakeasy (anche se non è più un segreto per nessuno) di Giacomo Giannotti ormai divenuto una delle attrazioni della città spagnola, grazie ai risultati ottenuti fra i World’s 50 Best Bars (numero uno nel 2022, quarto quest’anno). In realtà non si tratta di una novità assoluta, bensì di un rebranding del Paradiso Sustainability Summit, l’annuale forum sul futuro sostenibile della bar industry che dal 2022 porta nel capoluogo catalano i massimi rappresentanti mondiali del settore.
Tuttavia il nuovo nome, come sottolinea The Spirits Business, è il riflesso di importanti novità rispetto al passato, grazie anche all’avvio della collaborazione con ItalSpirits di Giuseppe Gallo (già fra i fondatori del Roma Bar Show): l’obiettivo è quello di creare un evento aperto non solo agli addetti ai lavori ma a un pubblico più ampio, con eventi, pop-up e collaborazioni che si svolgeranno in tutta Barcellona – sempre più capitale europea della mixology - nella settimana che precede i due giorni del festival vero e proprio, il 18 e 19 aprile. Il tema questa volta sarà "FutureProof - Reimagining the industry for what comes next". Per cercare di costruire il futuro prossimo del bar e del suo business, all’insegna della sostenibilità.
Tutti pazzi per il gin di Emma Watson (e famiglia)
Partito un paio di anni da una piccola startup, Renais Gin sta diventando rapidamente un brand internazionale. Ma che cosa rende speciale questo ennesimo gin britannico, in un mercato ormai saturo di distillati di ginepro? Beh, innanzi tutto i fondatori sono la superstar di “Harry Potter” Emma Watson e il fratello Alex. E poi chi lo ha assaggiato assicura che non si tratta del “solito” distillato “brandizzato”, o tutt’al più finanziato, da una star dello spettacolo (ma creato da altri): la famiglia Watson, infatti, possiede un’azienda vitivinicola in Borgogna (Emma e Alex sono nati a Parigi da una famiglia inglese, rispettivamente nel 1990 e 1992) e Alex Watson, dopo esperienze come attore e modello, si è impegnato professionalmente nel mondo degli spirit più di dieci anni fa, in Diageo, dove ha lavorato per brand come Tanqueray, Ketel One e Johnnie Walker.
Nel 2023, con la sorella maggiore, ha co-fondato Renais Spirits Ltd, di cui è Ceo, lanciando Renais Gin (il nome, in francese, significa “rinascita”): distillato nel Regno Unito ma con una ricetta che, non a caso, richiama le note dei vini di Borgogna. Non semplicemente “il gin di Emma Watson”, quindi, ma un prodotto con personalità da vendere. E infatti – questa è la notizia riportata da The Drinks Business – stando ai dati della Companies House (il registro delle imprese britanniche), la startup dei fratelli Watson ha visto crescere la raccolta di finanziamenti da 437.538 sterline a 3,1 milioni di sterline nell'anno finanziario conclusosi il 31 marzo scorso. Emma Watson non ha ruoli operativi nell’azienda, ma si è comunque impegnata molto, facendo leva sulla propria notorietà, per rendere Renais un marchio di gin premium internazionale ma al tempo stesso legato alla tradizione familiare e alla sostenibilità.

Photo Credits: Facebook - Renais Gin
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