I trend della mixology nel 2024 secondo Mattia Pastori

Mattia Pastori rivela i trend 2024 della mixology: dalla crescita del segmento low-no alcol all'attenzione alla stagionalità fino all'utilizzo dell'IA

3 Gen 2024 - 09:27
I trend della mixology nel 2024 secondo Mattia Pastori

Mattia Pastori, punto di riferimento della mixology italiana, ha svelato ad Identità Golose Web quali saranno i trend che definiranno il mondo del bere miscelato in quest’anno appena iniziato.

No e low alcol

Quello del low e no alcol è un trend che ogni anno si evolve e prende sempre più piede tra i consumatori che, per varie ragioni, hanno abbracciato questa filosofia improntata sul benessere e il bere di qualità, il tutto grazie alla creatività dei bartender che offrono cocktail premium anche di questa tipologia.
Quest’anno, secondo Mattia Pastori, i cocktail analcolici e a basso grado alcolico diventeranno sempre più raffinati. «I cocktail analcolici che conquisteranno i banconi dei bar sono a base di idrolati, alcolati e tinture che esprimono nei loro gusti e profumi il richiamo a distillati, ma che sono totalmente alcol free. Oppure infusioni analcoliche mescolate a estrazioni di acqua da vegetali con la ricerca dell’equilibrio perfetto per esaltarne il gusto» dichiara a Identità Golose.

Pairing

Il trend del food pairing nel 2024 si appresta a scombussolare a tavola i tipici abbinamenti a cui siamo abituati. La creatività degli chef supererà i confini del cibo coinvolgendo anche le bevande

Stagionalità

Come in cucina anche dietro al bancone del bar inizierà a contare sempre di più la stagionalità degli ingredienti. Le drink list varieranno sempre più sulla base della disponibilità di alcuni prodotti, protagonisti dei cocktail non solo come garnish. «La stagionalità degli ingredienti è un’attenzione al rispetto del pianeta e al percorso di sostenibilità che deve impegnare anche i protagonisti del settore del beverage» dichiara Mattia Pastori.

Twist on classic

Passano gli anni ma alcuni cocktail come il Negroni o il Margarita restano sempre tra i più scelti dai clienti e spesso sono presenti nelle drink list in alcune varianti più moderne: il twist on classic consentirà così al barman di esprimere la propria personalità sfruttando le sue abilità e le tecniche più innovative. Il cocktail attirerà di certo l’attenzione del cliente che sperimenterà con qualcosa di già conosciuto

Intelligenza Artificiale

La tecnologia può arrivare in soccorso anche del barman; grazie a ChatGPT sarà semplice creare ricette che vanno incontro a particolari gusti o esigenze, senza dimenticare che l’esperienza del barman non è però mai sostituibile!  «Partendo da un tema o da un suggerimento, l’AI offre un primo spunto. Ma solo la mano e la mente di un bartender possono rendere interessante e originale una creazione: ChatGPT non dispone di skills tecniche e della capacità di analisi sull’intero scenario di riferimento. E ciò che è ancora più importante, la macchina non potrà mai sostituire il legame fondamentale che si crea fra il barman e il suo cliente: la capacità di interpretare i suoi gusti, le sue aspettative e le sue abitudini miscelandole nel cocktail perfetto». Dichiara Pastori, che alle applicazioni dell'intelligenza artificale nel mondo mixology aveva dedicato un evento con la sua azienda di consulenza Nonsolococktails e di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Compila il mio modulo online.