Integratori alimentari: AIIPA risponde alle accuse della Fondazione GIMBE

20 Apr 2018 - 04:44
Riportiamo di seguito il comunicato stampa diffuso da AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) a seguito della pubblicazione di uno studio della Fondazione GIMBE - consultabile a questo link - volto a sfatare falsi miti sull'alimentazione, integratori alimentari e diete AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), che rappresenta il settore degli integratori alimentari in Confindustria, intende replicare ad alcune informazioni non corrette diffuse a mezzo stampa in tema di integratori, riprese dal position paper “Alimenti, diete e integratori: la scienza della nutrizione tra miti, presunzioni ed evidenze” della Fondazione GIMBE. Innanzitutto va sottolineato che gli integratori alimentari sono alimenti, destinati ad integrare la normale alimentazione e contribuire al benessere dell’organismo; in quanto alimenti gli integratori devono essere sicuri per definizione, non è previsto alcun rapporto rischio-beneficio come per i farmaci e la sicurezza è un prerequisito non discutibile o derogabile in alcun modo. Gli integratori non possono quindi in alcun modo fare riferimento a proprietà di prevenzione,  trattamento o cura di malattie, ma solo ad effetti di natura nutritiva o fisiologica. Per quanto riguarda gli effetti, esiste da anni una normativa europea rappresentata dal Regolamento (CE) 1924/2006 sui claims che ha sottoposto a valutazione da parte di EFSA e ad autorizzazione le indicazioni sulla salute attualmente utilizzabili. Per le sostanze non ancora valutate a livello europeo, come ad esempio piante ed estratti, il Ministero della Salute ha normato l’utilizzo e le indicazioni (si veda il portale http://www.salute.gov.it). La sicurezza degli integratori è garantita dai sistemi di controllo e di vigilanza previsti dalla legislazione alimentare europea e nazionale, tra i quali il Sistema di Allerta Rapido Europeo (RASFF), i quali hanno garantito ad oggi sicurezza e lo sviluppo di un mercato che, per i livelli di consumi raggiunti, non può che essere valutato positivamente in questi termini. In Italia, in modo ancora più rilevante rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea, il Ministero della Salute ha operato con strumenti di garanzia aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla normativa europea, come l'autorizzazione degli stabilimenti italiani, la notifica dei prodotti e l'istituzione di un Registro dei prodotti notificati, presente on line sul portale del Ministero della Salute, consultabile da tutti, consumatori e addetti ai lavori. Gli integratori non possono in alcun modo sostituire una dieta sana ed equilibrata, ma il loro uso può essere utile in particolari momenti della vita, come ad esempio la gravidanza e la menopausa, o nel supportare le funzioni fisiologiche del nostro organismo al fine di mantenere un buono stato di salute.    
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