La Gran Bretagna vuole "punire" le aziende che non riducono gli zuccheri nei loro prodotti
La Sanità Pubblica della Gran Bretagna in campo contro quelle aziende che non accelerano le azioni per ridurre gli zuccheri negli alimenti.
Public Health England (PHE), l'organismo che tutela la Sanità Pubblica britannica, ha minacciato di rendere pubblici i nomi delle aziende che non compiranno adeguati sforzi per la diminuzione degli zuccheri nei loro prodotti, mettendole così in cattiva luce con i consumatori.
Secondo i dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, un adulto su quattro nel Regno Unito è in sovrappeso e la percentuale nei prossimi venti anni è destinata a raddoppiare.
"L'obesità è una pandemia dei tempi moderni", ha dichiarato a Sky News Duncan Selbie, amministratore delegato di PHE, annunciando che non solo le aziende alimentari, ma anche i ristoranti, take away e bar con menu insalubri - che non si adeguano ai nuovi target di riduzione di zuccheri e calorie imposti dalle autorità di governo del Regno - "saranno pubblicamente denunciati nel 2019".
L'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, di recente ha stilato una classifica con i più alti tassi di obesità del mondo in cui gli inglesi si piazzano al decimo posto, preceduti da: Isole Samoa (93%), Isole Kiribati in Oceania (83%), Usa (66,7%), Germania (66,5%), Egitto (66%), Bosnia-Erzegovina (62,9%), Nuova Zelanda (62,7%), Israele (61,9%), Croazia (61,4%) e, appunto Gran Bretagna (61%)
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