La velocità di consegna fattore chiave per la vendita di alcolici online

L’e-shopping del vino vede nella velocità di consegna un fattore sempre più importante per i consumatori che amano acquistare online, disposti anche a pagare un prezzo maggiorato pur di vedersi recapitare l’ordine in tempi più stretti.

31 Maggio 2022 - 07:06
La velocità di consegna fattore chiave per la vendita di alcolici online
Negli ultimi tre anni il mondo della distribuzione del vino ha dovuto rivedere i suoi assetti, complice la forte accelerazione delle vendite online che, sebbene presentino ancora un’incidenza non paragonabile a quella di canali come la Grande Distribuzione Organizzata, hanno rafforzato e riposizionato il segmento dell’e-commerce dal quale i produttori vinicoli non possono più prescindere. Secondo gli osservatori se il boom del 2020, che ha visto molte persone accedere alle piattaforme per la prima volta, è stato spinto dalla necessità e dalle limitazioni imposte dalla pandemia, oggi lo shopping online di vino è una scelta fortemente voluta, figlia di comportamenti di consumo consolidati ma sotto certi aspetti ancora in costante evoluzione. Chi acquista vino online è attratto infatti dalla comodità di poter ricevere direttamente a casa propria l’oggetto del desiderio, potendo contare su una scelta particolarmente ampia, data la profondità di catalogo di gran parte degli e-commerce dedicati, e spinto dai tanti contenuti di valore che guidano anche i meno competenti ed esperti nella selezione.  width= A fare incetta del 46% delle bottiglie acquistate grazie alla rete sono i consumatori della cosiddetta Generazione X (nati cioè tra il 1965 e il 1979), seguiti dai Baby Boomers (1946-1964) per il 30% e dai Millennials (1980-1995) con un altro 23%. I giovanissimi (Generazione Z) rappresentano appena l’1,1%, ma i loro acquisti nel triennio considerato sono risultati in crescita (pesavano per lo 0,6% del totale nel 2019), una tendenza in aumento anche nel caso dei Millennials (passati dal 19,9% al 22,8% nel 2021). Gli e-shopper del vino diventano sempre più esigenti, considerano l’esperienza-utente qualificante il processo di vendita, si aspettano che l’operazione per finalizzare l’acquisto sia semplice, veloce e vantaggiosa in termini di prezzo, e pongono attenzione anche alla conoscenza e affidabilità di chi offre il prodotto, all’ampiezza dei servizi di consegna e alla facilità del reso. In particolare a crescere nel tempo è stata l'importanza attribuita alla velocità di consegna, bisogno emergente rispetto al quale il mercato ha risposto con nuovi servizi di delivery.  width= Secondo un’analisi di IWSR condotta in 16 mercati principali se di fatto i consumatori delle realtà oggetto dello studio attribuiscono livelli di importanza diversi alla velocità di consegna, la netta tendenza che si può identificare è che questa variabile stia diventando comunque una discriminante ovunque. In materia di delivery ad essere più attenti alla rapidità sarebbero i consumatori più giovani, compresi i Millennial e quelli della Generazione Z (che hanno l'età legale per bere). In alcuni paesi i consumatori mostrerebbero una chiara volontà di pagare di più per la consegna entro un'ora dall'ordine: è il caso di Brasile, Stati Uniti e Italia. In altri paesi, come la Cina, gli acquirenti di bevande alcoliche sarebbero disposti ad accettare maggiori costi e una scelta di prodotti meno ampia pur di vedersi garantita la consegna rapida. Al contrario i consumatori di paesi come il Regno Unito sarebbero restii a prediligere tali servizi se a questi ultimi dovesse corrispondere un costo più elevato e una gamma di prodotti più ristretta. Il mercato ha iniziato a rispondere a questo bisogno e alcune società di distribuzione offrono la consegna di birra, vino e liquori in meno di 60 minuti, come nel caso di Drizly, negli Stati Uniti, acquistata da Uber per 1,1 miliardi di dollari nel 2021,  e c’è chi, come Wineapp, scende sotto soglie ancora più improbabili fino a qualche tempo fa, con consegne di  vino in appena 20 minuti nel centro di Londra.  width= Si tratta di standard non facili da sostenere perché per quanto la consegna rapida si sia dimostrata popolare in tutti i mercati, richiede alti investimenti di capitale. Con l'aumento del numero di fornitori, una concorrenza sempre più agguerrita e un freno generale dell'e-commerce dopo il ridimensionamento dell’emergenza pandemica, si sta rivelando problematico per alcuni operatori riuscire a rimanere in pista. Esistono inoltre ampi spazi di miglioramento, per esempio nella disponibilità dei servizi finalizzati a ottimizzare consegne e resi, che richiedono una maggior integrazione informatica di tutti i processi, oppure nell’impiegare un packaging che oltre ad essere funzionale sia anche sostenibile, dal momento che chi è propenso ad acquistare online ha manifestato una maggiore sensibilità rispetto alla qualità dell’imballaggio. Insomma è in atto una rivoluzione che le aziende dal canto loro stanno affrontando investendo nella meccanizzazione e nell’automazione dei magazzini per velocizzare il processo di approvvigionamento e le consegne, il tutto anche per accrescere la percezione del brand da parte di e-shopper sempre più selettivi.  width=
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