Le imprese europee chiedono misure rivoluzionarie sull'energia
I Presidenti delle 40 Federazioni che fanno parte di BusinessEurope chiedono in una nota che l'Unione Europea agisca subito con misure importanti sull'energia. Serve evitare che individualismi minino la solidarietà, tra i valori fondanti dell'Unione.
Misure emergenziali rivoluzionarie sull’energia e politiche efficaci mirate a rafforzare la competitività, la crescita e l’occupazione. Questi i principali obiettivi della dichiarazione finale siglata a Stoccolma dai Presidenti delle 40 Federazioni che fanno parte di BusinessEurope, in occasione del Consiglio di Presidenza dell’Associazione. Le imprese esortano l’Europa a focalizzare urgentemente la propria azione sull’attuale crisi energetica, che sta seriamente aggravando il rischio di una deindustrializzazione a livello europeo. Secondo gli imprenditori, in prima battuta, serve evitare che forze divisive ed individualismi minino la solidarietà, uno dei valori fondanti dell’Unione Europea.
L’aumento del prezzo medio annuale del gas al dettaglio per gli utenti industriali nell’Unione Europea è stato il doppio rispetto all’aumento dei prezzi dell’energia per le famiglie, ed è stato molto maggiore rispetto a quello registrato in altre regioni mondiali. Ad esempio, i prezzi all’ingrosso del gas sono da 5 a 7 volte più alti rispetto a quelli registrati negli Stati Uniti. Molte imprese europee stanno assorbendo questi costi o solo parzialmente trasferendoli agli utenti, ma sempre più imprese sono costrette a ridurre la produzione. Si prevede che nei prossimi mesi i contratti energetici a lungo termine o le coperture di molte imprese andranno a esaurirsi, e la situazione peggiorerà ulteriormente se non saranno adottate delle politiche adeguate. La sopravvivenza dell’industria europea è chiaramente a rischio: si intravedono segni di delocalizzazione della produzione e si teme che in futuro migliaia di imprese chiuderanno, soprattutto PMI.
"Abbiamo urgentemente bisogno di una soluzione rivoluzionaria a livello Europeo per contrastare l’impennata nei prezzi dell’energia e per far sì che l’Europa rimanga una destinazione attraente per le attività commerciali. Non si permetterà che queste divergenze e l’individualismo vincano sulla necessità di una collaborazione e solidarietà europea e il Consiglio e la Commissione europea dovranno impiegarsi più efficacemente nel promuovere questa cooperazione", sostiene il Consiglio dei Presidenti di BusinessEurope.
Su impulso di Confindustria, nella dichiarazione finale è stato inserito un riferimento esplicito alla direttiva sugli imballaggi, che pregiudica il riciclo e i prodotti sostenibili su cui le imprese hanno investito miliardi di euro e rischia di scardinare i modelli di economia circolare virtuosi, come ad esempio quello italiano, che rappresenta un’eccellenza da valorizzare.
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