Rosolino vince la sfida del tempo: 40 anni e non sentirli
Rosolino, locale che dagli Anni ‘80 anima la ristorazione partenopea con il suo modello delle cene spettacolo, festeggia i suoi primi 40 anni
RISTORAZIONE - La presenza calorosa ma sempre discreta, la cura degli ospiti nel farli sentire a casa, una famiglia che di generazione in generazione interpreta con continuità di modi e intenti un’idea precisa di ristorazione: sono queste le note che compongono la melodia per i festeggiamenti dei 40 anni di Rosolino, uno dei locali che ha fatto la storia della città partenopea, realtà per la quale, come per le più belle donne, il tempo sembra non essere passato.
Melodia perché qui, dal 1985, ad essere protagonisti, come ci tengono a sottolineare il fondatore Antonio e le figlie Astrid e Monica, ci sono sempre stati oltre al cibo anche la musica e l’intrattenimento e lo si ricorda in occasione della celebrazione di questo quarantesimo compleanno che porta con sé i ricordi della creazione di un modello di ristorazione innovativo per la città, dove a farsi spazio è l’idea delle cene spettacolo che unitamente alle specialità culinarie nel corso degli anni sono diventati un attrattore potente per un pubblico d’eccezione e non solo.
Gli ambienti che si affacciano sul lungomare di Napoli con vista mozzafiato sul Golfo e sul Vesuvio, come quelli delle sale dedicate agli spettacoli punteggiate dalle vetrate in stile Art Nouveau, hanno da sempre accolto personaggi del mondo dello sport, della politica e dell’entertainment. Maradona, Ornella Vanoni, Peppino di Capri, Sergio Endrigo, Georges Moustaki, Wes e tanti altri erano infatti soliti trascorrere qui molte delle loro serate partenopee.
Un’eredità, quella che oggi Ingrid e Monica, terza generazione, portano avanti, che arriva da molto lontano, con un nonno da sempre impegnato nella ristorazione e un papà, al giro di boa dei 55 anni di carriera, che dopo gli studi alberghieri, tre stagioni a Venezia all’Excelsior Palace Hotel, una da militare trascorsa in cucina, la parentesi partenopea del 1968 allo Shaker con le sue atmosfere da cabaret parigino e all’Antony Club, i successivi dieci anni in Versilia, torna in città nel 1980 con un carico di esperienza e relazioni tale da incidere su visione e progetto.
Le cene spettacolo rappresentano ancora oggi il leitmotiv che anima i weekend con le esibizioni di artisti come Jerry Calà ed Erminio Sinni accanto a Gianluigi Lembo e la Raoul Swing & Orchestra e, restando in tema di continuità, in cucina c’è sempre lo chef Luigi Napolitano, affiancato da dodici anni da Stefano Iermano.
Sessanta i coperti con una operatività piena dal lunedì alla domenica, a pranzo e a cena. In menù possono trovarsi piatti della tradizione del locale come “il rigatone Rosolino” cucinato con aglio, olio, gamberi rossi e tarallo sbriciolato, o classici come il risotto alla pescatora, gli spaghetti alle vongole, le fritture di terra e mare, la genovese, la pasta e patate e la parmigiana realizzati facendo riferimento alle antiche ricette, perché, come spiega Antonio “la cucina napoletana è una delle migliori a livello europeo e c’è poco da cambiare, basta studiare il passato e riproporlo con qualche piccolo aggiustamento”.
“Abbiamo introdotto anche delle novità, come dimostrano la spinta su crudi e tartare e alcune rivisitazioni dei piatti iconici che rendono attuale la proposta - ci racconta Monica – e diamo sempre maggiore attenzione alla presentazione completando tutto in cucina e non più in sala come avveniva in passato. Il servizio resta un aspetto al quale teniamo in modo particolare, motivo per il quale, considerata la carenza di personale, alleviamo in casa le nuove leve per garantire ai nostri clienti un’accoglienza impeccabile.”
“Quello che ci fa piacere notare - conclude Astrid - è che chi ci conosce resta legato all’esperienza che ha vissuto, alle nostre atmosfere, per questo tra l’altro, nel corso degli anni non abbiamo voluto rinnovare e stravolgere la struttura del locale che mantiene il suo tratto identitario forte. A tornare sono spesso figli e nipoti dei nostri clienti storici, per le occasioni speciali come per quelle quotidiane, una fiducia che si rinnova dandoci gioia e soddisfazione.”
Astrid, Antonio e Monica Rosolino
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