Sostenibilità in GDO secondo Romagnoli F.lli in relazione all'ultimo rapporto ESG

L'azienda ortofrutticola, in attesa del 5° Rapporto di Sostenibilità e Rating ESG, si distingue per una politica ambientale avanzata nella GDO.

30 Lug 2025 - 10:03
Sostenibilità in GDO secondo Romagnoli F.lli in relazione all'ultimo rapporto ESG

AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ - Il rapporto ESG sulla grande distribuzione ha sollevato questioni cruciali nel settore ortofrutticolo. I dati evidenziano un impegno crescente delle insegne, ma rivelano anche lacune significative nella comunicazione dei risultati ottenuti, con la necessità di coinvolgere l'intera filiera produttiva.

Romagnoli F.lli Spa, leader nazionale nel settore ortofrutticolo con specializzazione nelle patate, si distingue per una politica ambientale avanzata. L'amministratore delegato Giulio Romagnoli guida dal 2020 un percorso strutturato che va oltre il semplice Rapporto di Sostenibilità, integrando anche il Rating ESG, entrambi prossimi alla quinta edizione.

"Notiamo con piacere che questo tema stia diventando centrale per la GDO. Troppo spesso, infatti, il tema resta inesplorato, senza approfondire un approccio più concreto e misurabile, con il rischio di vanificare gli sforzi compiuti da chi, per decenni, ha scelto di percorrere una strada difficile, ma foriera di un vero cambiamento" dichiara Romagnoli nell'analizzare lo scenario distributivo attuale.

La Direttiva Green Claims dell'Europarlamento rappresenta una svolta decisiva per contrastare il greenwashing diffuso nel retail. Tuttavia, in Italia manca ancora una misurazione completa dei progressi sostenibili, considerando che la vera sostenibilità abbraccia ambiente, economia, governance e impatto sociale secondo i principi della Lean Management.

"Il nostro è un risultato che parte da lontano, molto prima che la sostenibilità diventasse un imperativo per il settore. In questi anni abbiamo investito nella costruzione di un sistema solido, capace di misurare e migliorare le nostre performance ESG attraverso strumenti concreti come il Rating ESG. Questo indicatore, sempre più centrale nella valutazione delle aziende, va oltre la redazione di un Rapporto di Sostenibilità - che continuiamo a realizzare seguendo gli standard internazionali GRI -, esso certifica le dichiarazioni in risultati verificabili" spiega l'amministratore delegato nell'illustrare l'approccio integrato dell'azienda che combina parametri economici, governance responsabile e impatto sociale positivo.

Grazia Romagnoli, consigliere delegato, sottolinea l'importanza di una cultura condivisa: "Se non ci si muove tutti in questa direzione e non si quantifica in maniera oggettiva quanto ottenuto significa vanificare gli sforzi di tanti imprenditori che da anni si impegnano a garantire alle generazioni future un sistema produttivo e distributivo sostenibile e competitivo. Per questo a breve pubblicheremo il nostro 5° Rapporto di Sostenibilità e richiederemo il 5° Rating ESG a Cerved, confermando la solidità di un percorso intrapreso con coerenza e visione".

L'innovazione aziendale e il coinvolgimento del personale hanno creato una sinergia efficace tra esigenze di mercato e capacità di risposta flessibile. Ogni attività si trasforma in competenze aggiuntive che generano valore per l'intera filiera, incluse le aziende agricole partner.

"La nostra azienda si distingue da sempre per il suo impegno, ma occorre, come per le altre che hanno raccolto questa sfida, il giusto riconoscimento anche nella grande distribuzione" puntualizza Giulio Romagnoli, evidenziando come l'obiettivo principale sia restituire al consumatore il valore reale del prodotto, dove la qualità rappresenta un prerequisito derivante da ricerca, scelta varietale, pianificazione e sostenibilità estesa.

"Da anni adottiamo il Rating ESG come strumento imprescindibile per misurare la bontà delle nostre scelte in ambito ambientale, economico e sociale. Occorre trasformare questo strumento in un criterio di valutazione oggettiva di tutta la filiera. Un passo importante e rivoluzionario, ma del resto, si tratta di un cambiamento culturale necessario per garantire un futuro al settore agroalimentare, tenendo fede alla promessa di trasparenza, qualità, bontà e responsabilità verso le generazioni che verranno, tramite una sostenibilità vera, visibile, verificabile" conclude Giulio Romagnoli lanciando un appello alla filiera per una trasformazione culturale del settore.

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