Alla scoperta del Paper Plane: storia, ricetta e curiosità a suon di rap

Creato nel 2007 dal grande bartender contemporaneo Sam Ross, in pochi anni il Paper Plane è diventato famoso in tutto il mondo

27 Ottobre 2025 - 09:39
Alla scoperta del Paper Plane: storia, ricetta e curiosità a suon di rap

BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Il Paper Plane è appena maggiorenne (è nato 18 anni fa), eppure è già un “modern classic” conosciuto in tutto il mondo. D’altra parte, è un cocktail “d’autore” in cui bourbon, Aperol e Amaro Nonino si fondono in un piacevole equilibrio. Insomma, vale la pena di provarlo e, nell’attesa, di conoscerne la storia e la ricetta.

La storia

A creare il Paper Plane, nel 2007, fu Sam Ross, uno dei più noti e influenti bartender contemporanei, che lo studiò per il menù inaugurale di un locale in cui non ha mai lavorato, il Violet Hour di Chicago. Ross mise a punto il drink su richiesta dell’amico Toby Maloney, collaboratore del Violet Hour, alla ricerca di cocktail originali che arricchissero la lista del locale.
 
L’ispirazione per il nuovo drink arrivò dal Last Word, drink semplice da preparare e ricordare grazie alla sua ricetta composta da quattro ingredienti in parti uguali. Inizialmente Sam Ross sperimentò un mix di bitter Campari, succo di limone fresco, bourbon e Amaro Nonino, ma la formula risultava non perfettamente equilibrata; la quadra fu trovata successivamente, sostituendo il Campari con l’Aperol e ottenendo così il Paper Plane che conosciamo. E che in poco tempo, dal Violet Hour si diffuse prima in tutti gli Stati Uniti e successivamente in tutto il mondo, grazie anche alla fama del suo creatore.

Sam Ross

Nato a Melbourne, Australia, Sam Ross aveva cominciato a lavorare nei bar all'età di 15 anni e nel 2001 aveva aiutato la mamma e la sorella ad aprire il Ginger, cocktail bar nella metropoli australiana. Nel 2004 si trasferì a New York e iniziò a lavorare con il maestro Sasha Petraske, imponendosi rapidamente come uno degli artefici della cocktail renaissance newyorkese, dietro al bancone di locali diventati mitici come il Milk & Honey o il Pegu Club di Audrey Saunders.
 
Proprio in quel periodo creò drink che divennero presto famosi in tutto il mondo come il Penicillin e, appunto, il Paper Plane, entrati a far parte della lista ufficiale dell'International Bartenders Association (IBA). Oggi è co-proprietario dell'Attaboy, inaugurato nel 2013 nei 46 metri quadri precedentemente occupati proprio dal Milk & Honey, trasferitosi in una sede più grande.

Il nome

Fu lo stesso Sam Ross a battezzare Paper Plane (in italiano “aereo di carta”) il suo cocktail, ma il nome non ha particolare attinenza con le caratteristiche del drink. “Paper planes” è infatti il titolo di un brano del rapper britannica M.I.A., hit molto trasmessa dalle radio proprio nel periodo in cui il bartender stava lavorando alla ricetta del cocktail.

La ricetta IBA del Paper Plane

L’IBA ha Inserito nel 2020 il Paper Plane nel lista dei suoi cocktail ufficiali, a testimonianza della popolarità raggiunta da questo cocktail in poco più di un decennio.
 
Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: coppetta a cocktail
Ingredienti:
30 ml bourbon
30 ml Amaro Nonino
30 ml Aperol
30 ml succo fresco di limone
 
Servire nella coppetta ghiacciata.

Il Paper Plane in musica

Non sono rari i casi di cocktail che hanno ispirato delle canzoni. Come abbiamo visto, invece, nel caso del Paper Plane è stata una canzone a ispirare il cocktail, o quantomeno il suo nome. “Paper planes” è il terzo singolo estratto da Kala, secondo album della rapper londinese M.I.A., pubblicato nel 2007.
 
Scritta dalla stessa M.I.A., figlia di rivoluzionari tamil dello Sri Lanka, in collaborazione con il collega americano Diplo, la canzone mette in luce i pregiudizi e le ingiustizie che gli immigrati devono affrontare nel mondo occidentale. Tema che evidentemente colpì Sam Ross (anch’egli, in fondo, un immigrato in terra americana) e più che mai attuale a 18 anni di distanza, proprio come il cocktail a cui il brano ha suggerito il nome. E forse non solo quello: dopotutto c'è qualcosa di un po’ “rivoluzionario” anche nel mettere insieme bourbon, Amaro Nonino e Aperol…

Photo Credits: Nicole Cavazzuti

Leggi l'articolo anche su MixologyItalia.com

Compila il mio modulo online.