Alla scoperta del Penicillin: ricetta e storia del cocktail...che non è una medicina
Nato solo vent’anni fa, il Penicillin è oggi uno dei cocktail più popolari al mondo grazie al suo equilibrio fra note dolci, speziate e acide
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Un classico moderno: la struttura e il gusto equilibrato del Penicillin richiamano i grandi cocktail storici, ma questo drink a base di whisky, miele e zenzero è nato solo vent’anni fa, grazie a uno dei più grandi bartender della nostra epoca.
Nonostante il nome, è inutile cercare di farselo prescrivere dal medico, anche se i suoi ingredienti possono fornire la scusa perfetta per sorseggiarlo (con moderazione, s’intende…) quando si è costretti a casa con l’influenza. Scopriamo allora la storia e la ricetta di quello che oggi è uno dei cocktail più popolari al mondo.
La storia
A creare il Penicillin, nel 2005, fu Sam Ross, bartender australiano emigrato l’anno precedente nella Big Apple per lavorare nel piccolo ma ben noto bar Milk & Honey di Sasha Petraske, nel Lower East Side. A ispirarlo fu un cocktail chiamato Gold Rush, fra i best seller del locale già dal 2001, un twist del Whiskey Sour a base di bourbon, limone e sciroppo di miele. Ross aggiunse del Peat Monster (una miscela di whisky di Islay e Highlands, dalle note affumicate) e uno sciroppo a base di miele e zenzero. Il risultato fu un drink un po’ “vintage” – al punto che molti lo scambiano per un classico pre pbroibizionismo -, in perfetto equilibrio fra dolcezza, speziato e acidità.
Nel giro di qualche anno, il cocktail diventò popolare prima in tutti gli Stati Uniti e poi nel resto del mondo, grazie anche alle consulenze dello stesso Sam Ross nell’apertura di alcuni locali a Los Angeles nel 2007. Oggi Ross è considerato uno dei più influenti bartender contemporanei: suo è anche un altro famoso drink incluso fra i “Contemporary classics” dell’attuale lista IBA, il Paper Plane, nato un paio di anni dopo. Nel 2012 ha aperto il suo bar, Attaboy (attualmente numero 72 nella classifica World’s 50 Best Bars), negli stessi locali originari del Milk & Honey, trasferito da Petraske (poi morto nel 2015) in una nuova e più ampia sede a Manhattan.
Il nome
L’idea di chiamare il cocktail Penicillin, come il famoso antibiotico (penicillina) scoperto dallo scienziato scozzese Alexander Fleming, fu suggerita dalla presenza fra gli ingredienti di miele e zenzero, spesso usati per dare conforto in caso di influenza. Inutile precisare che il drink di Sam Ross non avrà la stessa efficacia nel combattere le infezioni, ma del resto – se si gode di buona salute - la penicillina non potrà dare gusto a una serata quanto un Penicillin…
La ricetta IBA del Penicillin
L’International Bartenders Association (IBA) ha inserito il Penicillin nella sua lista di cocktail ufficiali in occasione della revisione del 2020.
Tecnica: Shake and Double Strain
Bicchiere: Old fashioned
Ingredienti:
60 ml blended scotch whisky
7,5 ml Lagavulin 16y
22,5 ml succo di limone fresco
22,5 ml sciroppo di miele
2-3 pezzettini di zenzero fresco
Garnish: zenzero candito
Preparazione: mettere lo zenzero fresco nello shaker e aggiungere gli ingredienti rimanenti, a eccezione del Lagavulin, quindi riempire lo shaker con ghiaccio e shakerare; filtrare con la tecnica del double strain nel bicchiere pieno di ghiaccio, infine aggiungere delicatamente il Lagavulin sulla superficie del cocktail.
Le varianti
Sull’onda del suo successo, molti bartender si sono cimentati in twist del Penicillin. Fra i più famosi, il Penichillin, ovvero la variante frozen creata nel 2017, quando lo stesso Sam Ross e i suoi soci dell’Attaboy aprirono il Diamond Reef a Brooklyn, un cocktail bar di ispirazione tropicale (chiuso nel 2020): stessi ingredienti, ma miscelato nel blender con ghiaccio anziché nello shaker.
C’è poi il Rouge Tomate Penicillin del Rouge Tomate di New York, in cui il top di Islay scotch è sostituito da una spruzzata di mezcal. E in rete abbiamo trovato anche il Penicillin Spritz, una versione (vagamente) low alcol preparata con 45 ml di bourbon, 30 ml di succo di limone, 22,5 ml di sciroppo di zenzero e 4 dash di Angostura.
Il Penicillin nel mondo
Data la sua giovane età, il Penicillin non ha finora riscosso particolari tributi in film o libri di successo. Però la sua importanza nell’odierna mixology mondiale è testimoniata dalla 12ma posizione attualmente occupata nella classifica dei cocktail più consumati nei migliori bar di tutto il globo, pubblicata come ogni anno da Drinks International.

Photo Credits: Nicole Cavazzuti
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