Global mixology: è italiano il cocktail più bevuto al mondo, gli europei tornano a uscire la sera, il whiskey Four Roses in cerca di acquirenti
Negroni ancora il cocktail più bevuto, rinascita vita notturna europea, crisi whiskey: Four Roses cerca acquirenti. Le news internazionali della settimana
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Il Negroni, simbolo della mixology italiana, si conferma anche quest’anno il cocktail più venduto nei migliori bar di tutto il mondo: ecco chi sale e chi scende. Nelle capitali europee si torna a uscire la sera per bere e mangiare, soprattutto nei giorni feriali. Whiskey americano in crisi, la giapponese Kirin vuole vendere lo storico bourbon Four Roses. Le notizie della settimana dal mondo di drink e distillati selezionate dai media internazionali.
Il Negroni è ancora il cocktail più richiesto al mondo: chi sale e chi scende
È sempre il Negroni il cocktail più richiesto nei migliori bar di tutto il mondo. L’edizione 2025 del Cocktail Report pubblicato da Drinks International conferma infatti il classico drink italiano in testa alla lista dei più venduti in un ampio campione di locali, selezionati sulla base dei più prestigiosi premi e delle più importanti classifiche di categoria. Confermati anche il secondo e terzo gradino del podio, appannaggio rispettivamente di Old Fashioned e Margarita, così come le successive sei posizioni (nell’ordine: Espresso Martini, Daiquiri, Whiskey Sour, Dry Martini, Aperol Spritz e Paloma).
Al decimo posto sale un altro classicissimo, il Manhattan, ma il vero exploit è quello del Pornstar Martini, che in un solo anno scala ben 20 gradini fino all’undicesima posizione (solo il Vodka Martini fa leggermente meglio, +21 in 21ma posizione). Seguono il Penicillin, in leggero calo e il Boulevardier, che guadagna ben 9 posizioni rispetto all’anno scorso. Fra i top 20 spicca (ma non stupisce) il declino di Moscow Mule (dal decimo al quattordicesimo posto) e del Bloody Mary (da 14 a 19). Scivolone anche per il Last Word, dalla ventunesima alla trentanovesima posizione, ma in questo caso c’è una possibile giustificazione: la scarsa disponibilità a livello globale della Chartreuse verde, uno dei suoi ingredienti più importanti. Da segnalare infine le new entry Oaxaca Old Fashioned (34) e Fitzgerald (44), oltre al ritorno fra i 50 best seller di Old Cuban (39), Painkiller (45), Ramos Gin Fizz (46), Southside (47), Long Island Iced Tea (48) e Hanky Panky (49).

Photo Credits: Nicole Cavazzuti
Nelle città europee si torna a uscire la sera (non solo nel weekend)
Gli europei tornano a spendere di più quando escono a bere e mangiare, non limitandosi solo al fine settimana ma riscoprendo anche la socializzazione nei giorni feriali. Come si legge su The Drinks Business, il "Quarter Three 2025 European Capital Cities Hospitality Report", basato su oltre 95mila locali in 17 capitali, sottolinea proprio la crescita delle uscite dal lunedì al giovedì come motore della ripresa dell'ospitalità europea. Tra giugno e settembre le visite nei locali il lunedì e martedì sono aumentate fino al 5% in città come Varsavia, Copenaghen e Amsterdam; il giovedì è cresciuto oltre il 3% a Londra, Roma e Stoccolma.
Certo, quelli del weekend restano i giorni con i volumi maggiori, ma stabili rispetto agli anni scorsi: il top si registra il sabato, soprattutto tra le 18 e le 21. E se Londra, Dublino, Amsterdam e Varsavia mostrano la maggiore vivacità in prima serata, Madrid e Stoccolma registrano un ritorno delle frequentazioni a tarda notte. La spesa media per persona sale del 7,5% a 21,69 euro, nonostante una permanenza media nei locali leggermente più breve; i maggiori aumenti degli scontrini si sono avuti a Dublino (+21,3%), Copenaghen (+10,5%), Oslo (+9,5%) e Londra (+7,9%). Berna, Copenaghen e Londra mantengono i livelli di spesa più alti, indice di posizionamento premium e fiducia dei consumatori.
Whiskey in crisi, i giapponesi vogliono vendere Four Roses
Il colosso giapponese Kirin sarebbe sul punto di cedere Four Roses, notissimo marchio di bourbon whiskey del Kentucky. In base ai rumors pubblicati nei giorni scorsi dal Financial Times, che Kirin non ha voluto commentare, il gruppo di Tokyo starebbe lavorando con la banca d'investimento UBS per trovare un acquirente, a un prezzo stimato sul miliardo di dollari.
Fondato nel 1888, Four Roses è stato acquisito da Kirin nel 2002 e nel 2023 è stato presentato l’ultimo rinnovo dell’immagine del brand. Il mercato del whisky sta attraversando un momento difficile, soprattutto per i prodotti nordamericani, fra dazi, calo della domanda e aumento di costi e tasse. Nei primi sei mesi del 2025, Four Roses ha registrato vendite per quasi 80 milioni di dollari, in calo dello 0,2% su base annua. Nello stesso periodo, la divisione bevande alcoliche di Kirin ha visto diminuire i ricavi di quasi il 20%.
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