Como: in visita da Silk, l'ultimo cocktail bar aperto in città

Intervista a Giorgio Aceti, fondatore di Silk: “Un bar che racconta la mia storia, ma è pensato per tutti”

18 Sett 2025 - 16:30
Como: in visita da Silk, l'ultimo cocktail bar aperto in città

BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Incontriamo Giorgio Aceti a Como nel suo nuovo cocktail bar, Silk, aperto da appena due mesi in centro città. Un progetto che nasce da un’amicizia, da un ritorno alle radici e da un lungo viaggio professionale.
Il locale è elegante, ma con tocchi pop: dallo specchio con cornice dorata e con la scritta "Silk makes you bella" al quadro di Audrey Hepburn con il neon love. Per ora non è dotato di dehors ma è stata fatta richiesta.

Giorgio, innanzitutto: questa è la tua prima attività da proprietario?
Sì, Silk è il mio primo progetto personale. È nato da un’idea condivisa con il mio socio e amico di infanzia, Massimiliano Gatti, che proviene da una storica famiglia comasca attiva nell’industria tessile. Abbiamo sempre sognato di creare qualcosa insieme, e oggi finalmente ci siamo riusciti.

Come mai il nome “Silk”?
Perché volevamo onorare Como, la “città della seta”. È un richiamo alle origini del mio socio, ma anche al mio percorso personale: ho vissuto sette anni a Londra e l’uso dell’inglese nel nome richiama anche quell’esperienza. Silk è un punto d’incontro tra le nostre storie.

Parlaci del tuo percorso: come sei arrivato fin qui?
Ho 31 anni, e ho iniziato a lavorare nel mondo dell’ospitalità 13 anni fa. Dopo tre anni a Como, ho deciso che volevo migliorare davvero. Mi sono chiesto: “Dove posso imparare dai migliori?” La risposta ai tempi era Londra, come chi vuol fare la pizza e va a Napoli. Così sono partito. All’inizio pensavo di fermarmi per pochi mesi, poi sono rimasto sette anni.

Dove hai lavorato durante gli anni londinesi?
Tra le esperienze più importanti, cito quella al Ritz e la riapertura del Jumeirah Carlton Tower vicino a Knightsbridge, insieme al mio caro amico Manuel Spolaore. Inoltre, ho avuto l’onore di collaborare anche con Enrico Gonzato. In mezzo, ho fatto una scappata a Como per l’apertura del Mandarin Oriental per poi tornare a Londra per altri tre anni. Infine, ho sentito il bisogno di tornare: la mia famiglia, mio fratello che stava per avere un bambino… era il momento giusto.

E così nasce Silk. Che tipo di locale volevi creare?
Silk è un cocktail bar, ma non è un posto elitario. È elegante, sì, ma vuole essere inclusivo, aperto a tutti. Puoi bere di tutto, da un Gin Tonic a uno Spritz, ma il nostro focus sono ovviamente i nostri Signature. È il mio modo di esprimere creatività attraverso la mixology e la narrazione personale.

Raccontaci del menù. Anzi, dei due menù.
Esatto. Abbiamo due menù: uno grande con tutti i classici – spirits, vini, birre, soft drinks – e uno piccolo, molto speciale, chiamato "Biography”, molto pop. È la mia biografia liquida: racconta la mia carriera attraverso i cocktail che ho creato nel tempo.

Sono sei drink, come i locali dove hai lavorato a Londra...
Si. Sound of Speyside è uno dei primi, un twist su un Old Fashioned. Silk Punch, il drink best seller, è un clarified milk punch, il Green Hot Chili Margarita, un twist piccante sul margarita, il Clear Bellini, e il 24 Karat Gold, creato su misura per un cliente amante dell’Amaro Montenegro.

Cambierà spesso la drink list?
Ogni sei mesi. La prossima uscirà probabilmente a febbraio, dopo una breve pausa invernale a gennaio.

Richiami una clientela locale o turistica?
Il primo mese erano soprattutto locali, poi ad agosto quasi solo turisti, com’è normale a Como. Ma l’obiettivo di Silk è chiaro: l’ho aperto per Como, per i comaschi.

TRE CURIOSITÀ 

Il tuo cocktail preferito?
Amaretto Sour e Aperol Spritz.

Quello che ti piace di meno?
Old Fashion a parte, che bevo volentieri, tutti quelli con il whisky. 

E il tuo distillato del cuore?
In questo momento mi sto appassionando al tequila ma se proprio devo dire la verità, a me piacciono di più i bitter morbidi, come l'Aperol.

Foto in copertina: Credits Nicole Cavazzuti
Foto interne: Credits Debrief Agency

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