Dicembre di sorprese al ristorante milanese Pisco Cucina di Mare

Pisco Cucina di Mare pronto a un dicembre di sorprese per gli ospiti del ristorante milanese di Dorrego Company, gruppo di foodtainment dei Bernardez e Acampora

5 Dic 2024 - 11:15
Dicembre di sorprese al ristorante milanese Pisco Cucina di Mare

RISTORAZIONE - Dicembre, quando inizia il conto alla rovescia per arrivare ai giorni delle festività natalizie e di fine anno, è un mese pieno di sorprese per gli ospiti di Pisco Cucina di Mare il ristorante milanese di fianco Arco della Pace di Dorrego Company, il gruppo di foodtainment dei fratelli Alejandro e Sebastian Bernardez e di Fabio Acampora.

Tantissime novità aspettano i clienti più affezionati e chi vorrà accomodarsi per la prima volta ai tavoli del ristorante di via Agostino Bertani, per regalarsi una cena di qualità grazie alla freschezza del miglior pescato del mondo. In un ambiente elegantemente informale e in una delle zone più glamour e affascinanti delle città, si coniugano la tradizione della cucina italiana, dove moltissimi dei piatti delle Feste mettono al centro delle loro preparazioni il pesce, e l’eccellenza delle migliori materie prime reperibili sul mercato.  

Le sorprese iniziano mercoledì 5 dicembre con: “Gusto d'Autore: Matteo Torretta al Pisco”, un menù degustazione studiato appositamente per la serata dallo chef de El Porteno Gourmet. Proposto al costo di 90 euro bevande escluse, il percorso prevede in partenza un’ostrica Gillardeau con aguachile di cetriolo leggermente piccante e uova di salmone. Si prosegue con la Ricciola in Ceviche con acqua di cocco e mango. Due i primi piatti: Tagliolini con ristretto di gambero e nduja, con battuta di gambero in purezza e Risotto con crema di cime di rapa burrata e acciughe del Cantabrico. Per passare al Trancio di ombrina con crema di zucca, finferli, perle di tartufo. E per finire, aspettando il Natale, il Panettone artigianale con spuma di dulce de leche dove si incontrano la tradizione italiana e milanese con quella sud americana.

Si è parlato di regali. Un vero omaggio è quello che per tutto il mese di dicembre gli ospiti di Pisco potranno assaggiare un’ostrica - della maison francese Ameliè - offerta come entrée. Sono molluschi raccolti 150 km a nord di Bordeaux, sulla costa atlantica, nella regione di Marennes Oléron, la principale della produzione francese. 
Un cadeaux per presentare la grande offerta di ostriche disponibile da Pisco da ordinare in tris, al costo di 20 euro, e in abbinamento a un calice di champagne a 35 euro. La Fine de Claire, la Spèciale, la Spèciale del Claire Verte e la Cocktail sono alcune delle varietà di ostriche Amelie ora in carta da Pisco, insieme a quelle irlandesi e italiane. 

Nel menù invernale, che traghetterà il 2024 sino all’inizio del prossimo anno, spiccano i crudi di pesce, con diverse possibilità di scelta per gli ospiti che possono comporre i loro plateau preferito, i Ceviche e le Tartarè sempre a base di pesce. Le paste sono servite con vongole, astici e crudi di mare e fra i secondi assolutamente da provare la Catalana di tonno, il Branzino in crosta di semi, patate al fumo e crema di zucca e la Zuppetta di mare. Completamente rinnovata anche la carta dei dessert preparati dal pastry chef ogni giorno e serviti in abbinamento con vini liquorosi o una selezione di distillati. 

Da Pisco ogni portata è pensata per raggiungere la qualità assoluta: materia prima, tecniche, presentazione e servizio sono elementi fondamentali per il lavoro di tutto lo staff. Un’eccellenza contemporanea dove la cucina di pesce si esaltata e viene espressa in un’esperienza indimenticabile per l’ambiente, il luogo e la verticalità dei piatti. 

Ennesima novità per questo inverno da Pisco, l’introduzione di un menù degustazione, servito per tutto il tavolo e con possibilità di pairing con i vini scelti dal sommelier. Dopo un amuse bouche si parte con i classici e immancabili crudi: gambero, scampo e ostrica seguiti da una Tartare di Ricciola, dalle richiestissime Acciughe del Cantabrico con burro e crostini e dalla Capasanta con spuma di patate al tartufo, polvere di bottarga e chips di cipolla rossa. I Fusilli trafilati al pesto di cime di rapa, sono serviti con una mousse di scampi e anguilla affumicata
A scelta la portata principale. Si può optare per la Pappa al pomodoro con merluzzo mantecato oppure per la Seppia cotta con chimichurri e porro fondente, polenta di grano saraceno. Si conclude dolcemente con la Millefoglie con crema alla vaniglia e frutti di bosco, salsa di ribes nero. Il menù è proposto a 110 euro, bevande escluse.

Le feste di fine anno meritano un luogo dove poterle celebrare degnamente. Al Ristorante Pisco l’ultimo dell’anno sarà festeggiato con un menù esclusivo - al costo di 125 euro, bevande escluse – con una selezione dei migliori piatti della carta e proposte pensate appositamente per salutare, con piacere, l’arrivo del 2025. Una serata che avrà il suo culmine nel brindisi di mezzanotte e sarà allietata da musica live. 

Nuovi inserimenti anche nella carta dei vini ricca di bollicine, tanto apprezzate anche a a tutto pasto sulle tavole delle feste. Champagne e Spumanti italiani, dalla Franciacorta all’emergente Alta Langa. Fra i bianchi molte proposte da Alto Adige e Friuli Venezia Giulia e dall’estero con i vini del Collio sloveno, dell’Alsazia e dell’Argentina. 
Il team di Pisco aspetta i suoi ospiti all’Arco della Pace di Milano per tutto il mese di dicembre sino al 23 e quindi dal 27 sino al 31 dicembre. Chiuso 1 Gennaio.

Pisco - Cucina di mare
Via Agostino Bertani 16, Milano, 20514
Informazioni e prenotazioni: 02 3360 5057
www.piscomilano.com
info@piscomilano.it 
ORARI APERTURA: Lun – Ven / 19:00 – 24:00 || Sab – Dom / 12:00 – 15:00 / 19:00 – 24:00

Dorrego Company. Fondata nel 1995 dai fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez, insieme a Fabio Acampora, la Dorrego Company è un progetto imprenditoriale che ha raggiunto il successo grazie alla possibilità per i suoi membri di mettere a frutto le proprie competenze ed esperienze nel campo della ristorazione, della mixology e della progettazione di interni. Il risultato è l’ideazione e lo sviluppo di concept di ristorazione e format per l’ospitalità sempre al passo con i tempi e al tempo stesso unici e avanguardisti. I primi progetti Mamma Mia ed Exploit rappresentano ancora oggi casi di successo nel panorama milanese dei lounge bar e hanno fatto da trampolino all’apertura, nel 2002, di Living Design Bar e all’avvio di partnership con gruppi del fashion come Marc Jacobs e Diesel. 
Dalla Darsena di Milano è partito, nel 2010, l’avventura del brand El Porteño, con cui la Dorrego Company ha fatto conoscere all’Italia l’autentica cultura argentina e, con il l’apertura di El Porteño Prohibido ha portato in Europa la prima “Casa de tango” dall’identità autentica, inaugurando un format detto “foodtainment”, in cui la costante attenzione agli aspetti del gusto e della convivialità si completa con la ricerca di un “di più” da offrire al cliente: l’arte di ricevere si trasforma così nell’arte d’intrattenere, o meglio di costruire attorno al cliente esperienze che rendano la sua permanenza a tavola davvero indimenticabile. 
Oggi, grazie alla sua esperienza e a una visione imprenditoriale attenta e lungimirante, la Dorrego Company interpreta, anticipa e indirizza i trend e i codici del dining e dell’hotellerie del terzo millennio, inaugurando percorsi innovativi, ispirati da culture e tradizioni ancestrali interpretate in una chiave attuale e capace di soddisfare le aspettative del pubblico contemporaneo. Oltre ai locali che, da Milano a Roma (e dal giugno 2024 anche a Porto Cervo), ricreano il calore e l’ospitalità tipiche di una casa argentina insieme al gusto e ai sapori delle rinomate carni sudamericane, la gamma di offerta ristorativa del Gruppo si completa con il ristorante di pesce Pisco e i cocktail bar Flores Cocteles. Locali in cui il food&drink di livello resta un elemento centrale, affiancato però dalla consapevolezza che la nuova frontiera dell’ospitalità, dell’accoglienza, dello “stare bene” in un luogo o attorno a un tavolo, trascende la proposta del menù, basandosi piuttosto su una suggestione generale che va costruita prestando attenzione anche alle più piccole cose. 

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