Global mixology: Trump rilancia la sua vodka MAGA, la riscossa contro il Proibizionismo dell’OMS, il distillato migliore al mondo

Trump rilancia la sua vodka made in America; la campagna contro l’OMS, non sempre l’alcol fa male alla salute; il miglior distillato è un whisky giapponese.

30 Sett 2025 - 11:29
Global mixology: Trump rilancia la sua vodka MAGA, la riscossa contro il Proibizionismo dell’OMS, il distillato migliore al mondo

BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Mentre ostacola le vendite di alcolici internazionali negli Usa con i dazi, Trump ne approfitta per rilanciare (per i fanatici MAGA) la sua vodka fallita 14 anni fa. La contro-campagna dell’industria degli alcolici contro gli estremismi dell’OMS: non sempre l’alcol fa male alla salute, anzi. Il distillato migliore al mondo è un whisky giapponese da mille euro a bottiglia, ma si fa onore anche un whisky italiano. Ecco la selezione delle notizie dai media internazionali sul mondo di drink e distillati.

L’astemio Trump rilancia la sua vodka

Approfittando dei dazi con cui ostacola le importazioni negli Stati Uniti, comprese quelle di alcolici, Donald Trump si prepara a rilanciare la Trump Vodka, questa volta rigorosamente “made in America”. Come si legge su The Spirits Business, infatti, Eric Trump, secondogenito del presidente Usa, ha postato su Instagram un’immagine del prodotto con la didascalia “coming soon”.

Si tratterà di un ritorno: la (costosa) Trump Vodka fu lanciata in pompa magna nel 2005 con tanto di etichetta in foglia d’oro e, secondo lo stesso The Donald, avrebbe dovuto superare le vendite di altri marchi super premium come Grey Goose. Così non fu e nel 2011 la produzione cessò a causa del mancato raggiungimento dei target previsti. Del resto non si può dire che Donald Trump, notoriamente astemio (il fratello maggiore Fred Jr. morì a 42 anni per un infarto causato dall’abuso di alcol), si fosse speso più di tanto per promuovere la sua vodka. Ora però intende evidentemente puntare sui fedeli seguaci del movimento MAGA per rilanciare il business: anche per questo la nuova Trump Vodka, a differenza di quella di vent’anni fa, non verrà prodotta in Olanda, ma sarà distillata e imbottigliata negli Usa, come si legge su Facebook. E pazienza se si tratta del tipico distillato della tradizione russa…

Contro il Proibizionismo dell’OMS

Dai birrai del Belgio ai produttori di tequila messicani, fino a multinazionali come Heineken, l’industria globale degli alcolici ha sostenuto questa estate una campagna di lobbying per ammorbidire le misure di controllo raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) all’interno del nuovo regolamento sanitario delle Nazioni Unite. La bozza iniziale includeva impegni per aumentare le tasse sull'alcol e limitarne la disponibilità, ma a settembre il tutto è stato ridimensionato in un pacato suggerimento ai governi affinché "considerino" tali misure "sulla base della situazione nazionale".

Come si legge in un approfondimento pubblicato da The Drinks Business, l'industria di settore sottolinea come gli inasprimenti fiscali sugli alcolici, raccomandati dall’OMS, non siano la soluzione per combattere l’alcolismo, come dimostrerebbero le misure fiscali sperimentate nel Regno Unito: in Scozia, dove è stato introdotto un prezzo unitario minimo per gli alcolici, il consumo generale è calato del 3% circa, ma non altrettanto fra i bevitori problematici, a volte a costo di mettere a rischio le finanze personali. E contro l’estremismo dell’OMS si distingue la campagna lanciata dalla dottoressa argentina Laura Catena, fisica e viticoltrice, per difendere il consumo moderato di vino, sostenendo che può offrire benefici per la salute, quando questa include anche il benessere mentale e psicologico. Tra queste narrazioni contrastanti, i governi devono trovare l’equilibrio nelle politiche sull'alcol.

Il whisky giapponese Yamazaki è il distillato migliore al mondo

Il whisky giapponese Yamazaki 18 – venduto a prezzi che oscillano fra i 700 e i 1.000 euro a bottiglia - si fregia del titolo di distillato migliore al mondo, aggiudicandosi il riconoscimento Supreme Champion nella 30ma edizione dell’International Spirits Challenge, una delle più prestigiose competizioni nel mondo della spirits industry. Il marchio di whisky del gruppo Suntory, sottolinea Drinks International, conquista il massimo premio nella competizione per il terzo anno consecutivo, dopo avere portato al successo i “fratelli maggiori” (per maturazione) Yamazaki 25 nel 2023 e Yamazaki 21 nel 2024.

Anche quest’anno i giudici della rassegna londinese, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta a Londra il 25 settembre, al termine di una serie di degustazioni alla cieca hanno assegnato diversi trofei di categoria tra whisky, brandy, armagnac e cognac, liquori di agave, vodka, rum, gin, baijiu, shochu, acquavite, liquori e bevande premiscelate. Tra i “tasting awards”, premiati anche i whisky Segretario di Stato e Conclave dell’italiana Poli, rispettivamente con un bronzo e un argento.

Leggi la notizia anche su MixologyItalia.com

Compila il mio modulo online.