KFC scommette sull'Italia. 20 milioni, 25 nuove aperture e 500 nuovi posti di lavoro nel 2022
Venti milioni di euro di investimenti, venticinque nuovi ristoranti e oltre 500 nuovi posti di lavoro: i numeri del 2022 di KFC Italia.
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Venti milioni di euro di investimenti, venticinque nuovi ristoranti e oltre 500 nuovi posti di lavoro. Sono questi i numeri del 2022 di KFC Italia, l’azienda leader mondiale del pollo fritto, che conferma così la volontà di investire sul nostro Paese come fiore all’occhiello del mercato europeo. Il trend di crescita ha portato all’apertura di 57 store in tutto il Paese a partire dal 2014, anno in cui il marchio del Colonnello Harland Sanders ha varcato i confini nazionali.
Una crescita proseguita anche negli ultimi due anni, malgrado la crisi pandemica, grazie alla solidità del sistema KFC e dei suoi franchisee, imprenditori che gestiscono in franchising i ristoranti del brand. Il risultato sono oltre 1000 posti di lavoro creati da KFC su tutto il territorio nazionale fino a oggi, con una presenza femminile pari al 53%, e più di 10 milioni i clienti serviti nel 2021, per un giro annuo d’affari di circa 65 milioni di euro.
Per il 2022 si prevede la creazione di ulteriori 500 posti di lavoro in tutta Italia: si tratta non solo dei nuovi dipendenti impiegati in ciascuna nuova apertura e che normalmente vengono scelti sul territorio dove il ristorante si trova, ma anche dell’indotto di forniture e servizi richiesti per la nuova apertura. Ogni nuovo ristorante KFC da lavoro mediamente a 20 persone.
“L’Italia è il mercato europeo con il più alto potenziale di crescita e lo dimostra il fatto che non ci siamo mai fermati, anche negli ultimi due anni - afferma Corrado Cagnola, Amministratore Delegato di KFC Italia – Oggi siamo in 13 regioni e vogliamo rendere la nostra presenza ancora più capillare, forti del successo che il nostro prodotto riscuote nel nostro Paese. Tutto il sistema KFC Italia è pronto a investire per uno sviluppo solido e sostenibile, che significa occupazione, indotto, qualità, lotta agli sprechi e naturalmente una proposta di ristorazione unica e distintiva”.
A trainare la crescita di KFC in Italia è prima di tutto la qualità del prodotto, l’inimitabile pollo fritto preparato ogni giorno a mano secondo ricette uniche, oggi più che mai in linea con le scelte degli italiani in fatto di alimentazione. Secondo gli ultimi dati di Unaitalia, (Unione nazionale filiere agroalimentari carni e uova) riferiti al 2021, infatti, con il 35% delle quote di mercato a volume le carni bianche si affermano le preferite e le più acquistate nel Belpaese. I polli di Kentucky Fried Chicken provengono da fornitori europei certificati e regolarmente sottoposti a controlli da parte di organismi indipendenti qualificati, secondo gli standard dell’Unione Europea, sia per quanto riguarda il benessere degli animali che la loro alimentazione.
Format differenziati e più flessibilità per i ristoranti KFC in tutta Italia
Per il 2022, KFC Italia scommette su una diffusione sempre più ampia dei suoi ristoranti sul territorio nazionale. Delle 25 nuove aperture previste, il 40% sarà al Nord, il 20% al Centro e il 40% al Sud, secondo tipologie differenti per offrire ai clienti il massimo della flessibilità, in totale coerenza con il contesto in cui sono inseriti. Oltre ai ristoranti nelle food court dei centri commerciali (20% delle nuove aperture), verrà dedicato particolare spazio ai ristoranti nelle città (40% del nuovo mercato) e soprattutto nei centri storici, locali nella stragrande maggioranza dei casi dotati di finestra take away esterna per l’acquisto e il ritiro dei prodotti senza entrare nel ristorante, e di un dehors per mangiare all’aperto. In aumento anche le aperture con corsia drive thru (30% dei nuovi punti vendita): questo per rispondere a qualsiasi esigenza di sicurezza e distanziamento sociale, ma anche per rendere l’esperienza del gusto sempre più libera e inclusiva.Take away e delivery: così risponde alle nuove esigenze degli italiani
I dati sulle modalità di consumo dei clienti parlano chiaro: nel 2021 il 48% dei fan del Colonnello Sanders ha scelto di gustare le sue specialità sul posto, ma il 52% ha preferito il take away e nel 16% dei casi utilizzando i servizi di delivery. Per il 2022, quindi, KFC Italia ha scelto di dotarsi di un proprio servizio di consegna a domicilio, appoggiandosi a partner selezionati. Una decisione che deriva dalla volontà di controllare direttamente questo canale offrendo la migliore qualità del servizio e una gestione del lavoro attenta e responsabile. E continuerà anche nel 2022 la battaglia di KFC contro lo spreco alimentare: dal 2017 i ristoranti italiani raccolgono e donano le eccedenze alimentari a strutture che aiutano le persone in difficoltà sul territorio, grazie alla partnership con la Fondazione Banco Alimentare. Negli ultimi quattro anni, con il Progetto Harvest, sono stati donati ben 46 mila pasti, e si punta a crescere coinvolgendo nell’iniziativa un numero sempre maggiore di ristoranti sull’intero territorio nazionale.KFC, società del gruppo Yum! Brands Inc, vanta una storia ricca di successi ed innovazione. Tutto ha avuto inizio oltre 75 anni fa grazie al Colonnello Harland Sanders, fondatore del brand. È stato lui ad inventare l’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie, preparata ancora oggi e tipica del brand. Ogni giorno negli oltre 24.000 ristoranti in più di 145 paesi i cuochi KFC preparano il pollo al momento, lavorandolo a mano e seguendo con cura tutti i passaggi, dalla panatura fino alla cottura, per ottenere un prodotto fragrante e irresistibile. Yum! Brands Inc. comprende anche i marchi Pizza Hut, Taco Bell e The Habit Burger Grill. Con più di 50.000 ristoranti in oltre 150 Paesi, Yum! Brands è una delle più grandi aziende della ristorazione al mondo. In Italia KFC arriva nel 2014 e conta 57 ristoranti in 13 regioni.
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