MED - Mediterranean Dialogues. Le dichiarazioni di Luigi Scordamaglia

MED - Mediterranean Dialogues. Scordamaglia: "Settore agroalimentare italiano pronto a fare la sua parte per garantire la sicurezza alimentare in Medio Oriente”

5 Febbraio 2024 - 16:03
MED - Mediterranean Dialogues. Le dichiarazioni di  Luigi Scordamaglia

Se davvero vogliamo “Ripensare la sicurezza nel Medio Oriente”  non possiamo che partire da un’azione congiunta e strategica sulla sicurezza alimentare con l’Italia realmente protagonista trasformando questo ambito da punto di debolezza in un elemento di forza” così Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia è intervenuto questa mattina alla tavola rotonda “Rethinking security in the Middle East” nell’ambito di MED- Mediterranean Dialogues

L’insicurezza alimentare già prima delle recenti crisi è sempre stata una delle  principali cause di instabilità nella regione Mediorientale - con la guerra in Ucraina prima e con il conflitto Israele-palestinese dopo  - e  all’aumentare dell’ insicurezza alimentare si assiste all’aumento della tensione geopolitica dell’area” ha aggiunto l’amministratore delegato. “Una situazione che appare ancora più chiara se pensiamo  agli effetti di tale crisi sul canale di Suez - ha proseguito Scordamaglia -  un crollo di oltre il 40% del passaggio di navi, con un effetto non solo sul nostro Paese, ma inflattivo globale sulle derrate alimentari che rischia di diventare drammatico”. “E - ha detto ancora l’amministratore delegato - ogni volta che le supply chain alimentari rallentano o rischiano di interrompersi aumentano quelle forme di neo-protezionismo deleterie per il mercato e per l’equilibrio dei Paesi più fragili” Nel 2023 tali politiche  hanno provocato un calo del 5% dei commerci internazionali.

Trasformare un punto di debolezza in un punto di forza, quindi, è quello che oggi come filiera agroalimentare italiana, con Filiera Italia e Coldiretti, stiamo facendo: perciò non solo produzione agricola, ma anche tecnologie alimentari, macchine agricole intelligenti, precision farming, smart irrigation  energie rinnovabili” ha detto Scordamaglia in una perfetta partnership pubblico/privata, con i ministeri degli esteri, dell’agricoltura e con la cooperazione italiana - ha proseguito l’amministratore delegato - abbiamo già messo la nostra expertise e la nostra tecnologia a disposizione di Paesi come l’Egitto, l’Algeria la Tunisia, non con finalità assistenzialistiche, ma di vera partnership e joint-venture scambiando competenze e risorse. Con una doppia finalità: aumentare l’autosufficienza alimentare di questi paesi e ridurre l’impatto climatico, lavorando anche insieme ai nostri Ministeri per rendere più semplici ed applicabili strumenti finora troppo complessi e poco utilizzati come il fondo clima". 

Ora siamo pronti a farlo anche in Medio Oriente - ha proseguito Scordamaglia -  avevamo previsto di cominciare già dal Libano ma per operare abbiamo bisogno di condizioni di stabilità” E ha concluso l’amministratore delegato “L’auspicio è che  insieme al  Ministero, alla nostra cooperazione e alla nostra filiera produttiva si possa realmente, in piena partnership, lavorare per trasformare un problema in una soluzione, secondo un modello strategico per il nostro Paese di friendshoring”.

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